Lumezzane (BS) (Lumezzane 1 – Alessandria 1) – Un dolce pomeriggio di questo primo scorcio d’autunno ci porta in uno stadio classico per la Serie e i Grigi davanti ad una squadra costruita per valorizzare nuovi virgulti e vivere un campionato votato alla permanenza in categoria sotto il benevolo sguardo del Chievo. D’Angelo tiene conto del tour de force che i suoi hanno affrontato nelle ultime due settimane e di quello che li aspetta nelle prossime, Coppa Italia compresa, e sceglie per i suoi un 4-3-3 coi due esterni bassi ex quinti (Spighi e Mora) con Sosa e Terigi centrali; Vitofrancesco, Obodo (nella foto) e Valentini a metà campo; Taddei, Guazzo e Rantier in avanti, opposti al 3-5-2 dei padroni di casa. Tutto questo fino alla sostituzione ad inizio di ripresa di uno spento Spighi con Ferrani e squadra ridisegnata a specchio sull’avversario, giusto per stare più tranquilli in una partita già di per sé sonnacchiosa e stiracchiata. E pensare che già al quarto d’ora del pt Mora vola sulla sinistra, guadagna il fondo e crossa nell’area piccola per la comoda zuccata di Guazzo, il quale sigla il vantaggio e la quarta rete personale. Ti aspetteresti la veemente reazione dei rossoblù guidata dal talentuoso Meduri, e invece il tran tran della partita rimane quello più adatto ai narcolettici che non ad un campionato vibrante come questo. Nulla quindi fino al 30’pt quando Mogos, un ’92 arrivato il giorno prima dal Porto Tolle e con alle spalle due stagioni ad Asti (in Serie D) dove lì vicino risiede la sua famiglia, il quale recupera palla in avanti, la lavora di destro e con un fulminante mancino coglie il pareggio. Un contropiede di Guazzo subito dopo stoppato dal portiere di casa è l’unico spunto degno di nota in attesa del riposo, mai immeritato dai contendenti come stavolta. E che l’intervallo non produca niente di buono sul campo lo dice il tabellino delle azioni interessanti, miseramente vuoto nel secondo tempo fino al 41’st quando Nordi salva su De Paula nell’unico sussulto dei 22 in campo. “Due punti persi oppure uno guadagnato?“ solo per riprendere la banale e superflua domanda di giornalisti, loro sì inutili e banali, in sala stampa, domanda buona per due pareggi su tre. Stavolta rispondo anch’io: è un punto in trasferta e basta, senza dannarsi l’anima, senza infortuni e con un solo cartellino giallo comminato peraltro a Cavalli, sempre più ai margini della prima squadra. Meno male che con la diretta televisiva certi cronisti di casa nostra non possono più condire impunemente partite come questa di valori e di limiti che solo loro vedevano e descrivevano: sfide anonime come quella alla quale abbiamo appena assistito fanno parte del gioco.
TABELLINO
Lumezzane: Gazzoli, Monticone, Benedetti; Ndiaye (38’ st Franchini), Pini, Da Silva; Mogos, Baldassin, Alimi, Meduri, Ferrari (30’ st De Paula). All. Nicolato.
Alessandria: Nordi, Terigi, Mora; Sosa, Vitofrancesco, Valentini; Spighi (5’ st Ferrani), Obodo, Rantier, Taddei (16’ st Cavalli), Guazzo (25’ st Marconi). All. D’Angelo.
Arbitro: Robilotta di Sala Consilina.
Gol: 15’ Guazzo, 39’ Mogos.
Ammoniti: Da Silva e Cavalli.
Corner: 5-4
PAGELLE
NORDI 6,5 – Incolpevole sul gran gol di Mogos para bene alla fine su De Paula.
TERIGI 6 – Da centrale difensivo non incanta ma non ha neppure sbavature importanti.
MORA 6 – Terzino sinistro “a quattro”, grande sul cross del gol, non impeccabile sul numero di Mogos, forse.
SOSA 5,5 – Centrale difensivo e poi terzo a destra, ma se fosse più esplosivo?
VITOFRANCESCO 5,5 – Prima mezzala poi esterno, non incanta ma bisogna aspettarlo con pazienza.
VALENTINI 5,5 – Deve presidiare il centrocampo, lo fa senza squilli.
SPIGHI 5 – Parte Tassotti ma finisce anzi tempo.
OBODO 6,5 – Gioca e tampona, anche i ritmi lo aiutano.
RANTIER 5 – Quando non trova “il colpo“ e non strappa la difesa altrui non incanta come il suo passato imporrebbe. Ma la partita era quel che era.
TADDEI 5 – Stavolta D’Angelo l’ha tenuto in campo oltre un’ora di gioco….
GUAZZO 6 – Quattro gol in cinque presenze. Allora, era meglio aspettarlo o rottamarlo subito?
FERRANI ( dal 3’st ) 5,5 – Con lui si passa alla difesa “a tre“, se la sfanga ma non incide.
CAVALLI ( dal 15 st ) sv
MARCONI ( dal 24’ st ) sv
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