Novi Ligure (AL) – Ritardava il pagamento delle cambiali posticipando la data sul registro ufficiale. Per questo motivo la gup Luisa Avanzino ha condannato l’ufficiale giudiziario Daniele Ponte, 43 anni, per abuso d’ufficio, concussione, istigazione alla corruzione e falso. A beneficiare della sua “disponibilità”, secondo l’accusa, sarebbe stato l’imprenditore novese Sergio Cavanna, 71 anni, accusato di concorso in concussione e di istigazione alla corruzione. Le indagini prendevano il via da un interrogatorio in procura dell’impresario Ernesto Lipari, teste nel processo che vedeva imputato il presidente del consiglio comunale di Alessandria Maurizio Grassano della Lega Nord e Sergio Cavanna di Novi, condannati per truffa ai danni del Comune di Alessandria, che aveva raccontato di aver ricevuto suggerimento da Cavanna di rivolgersi a Ponte per rinviare il termine di scadenza di un protesto cambiario, naturalmente pagando il disturbo. Cavanna ha preferito non ricorrere a un rito alternativo per avere modo di far meglio valere le sue ragioni in un processo ordinario, anche portando testimoni a difesa. per cui la gup Avanzino l’ha rinviato a giudizio.
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