dal Mocca di Alessandria (Alessandria 2 –Pavia 2) – Una partita, un classico. Non è la sfida del dopocena (si è giocato alle 19,30) ma le assomiglia molto. E pure la giornata, il venerdì, non è di quelle consuete ma non abbiamo ancora notizia di atti di eroismo perpetrati da qualche spettatore pur di esserci. In compenso dobbiamo ammettere che lo “spezzatino“ tanto vituperato funziona, anche perché le dirette tv danno una visibilità alla terza serie del calcio italiano davvero eccezionale, oltre le più rosee previsioni. Un esordio sulla panchina mandrogna: si tratta del nuovo addetto all’arbitro, l’alessandrino quarantenne Emiliano Gallione, arbitro emerito, il quale è arrivato ad arbitrare in serie A. L’incontro è stato bello, vibrante, emozionante; le due squadre sono d’alto lignaggio per la categoria e, ancora una volta, stasera è sembrato giocassero ad un altro sport rispetto al campionato scorso. Il mister grigio mescola un po’ le carte: 3 difensori (Sosa, Terigi e Sabato), 4 in mezzo (Mezavilla, Obodo, Vitofrancesco e Spighi), Taddei fra le linee dietro alle punte Marconi e Guazzo. Dall’altra parte un 4-2-3-1 con un siderale Cesarini guardato a vista da Obodo e Soncin prima punta. La partenza dei Grigi è devastante: prima Taddei (2’ pt) dai 25 metri uccella Facchin su punizione calciata sopra la barriera poi all’8’ è Guazzo a siglare il raddoppio con un appoggio perfetto su un altrettanto perfetto assist di Marconi (nella foto), il migliore in campo con Cesarini. Ancora il centravanti grigio al quarto d’ora inzucca alto ed il Pavia dimostra di non ci capirci niente oltre a soffrire la veemenza dei Grugu. Quando la squadra di Maspero riesce ad alzare la testa (17’ pt) arriva il patatrac: l’arbitro vede in mischia un fallo da rigore da ultimo uomo di Sabato e decreta rigore e rosso diretto per il nostro difensore. l Pavia dimezza lo svantaggio e rientra in partita, si trova in superiorità numerica e in più D’Angelo è costretto a levargli, non solo una spina dal fianco, ma addirittura un intero cilicio rappresentato da Taddei il quale deve ovviamente lasciare il posto a un difensore, Ferrani. Tra l’altro il cambio è pressoché obbligato ma lascia la squadra senza mancini in quanto l’unico giocatore sinistro rimasto (Terigi) fa il centrale e quindi non utilizza il suo piede preferito. Il Pavia prende le redini del gioco e domina per larghi tratti del primo tempo sfiorando il pareggio con un sontuoso Cesarini (28’pt ), e poi Nordi salva da campione ancora sulla mezza punta lombarda. Al 34’ Soncin, sugli sviluppi di un angolo, fulmina il nostro funambolico portiere e fa 2-2 poi Sabato, quello azzurro, e ancora Serafini tentano il colpo vincente ma la palla non entra. Alla ripresa del gioco ti aspetteresti l’assedio di Fort Alamo da parte dei ticinesi, e invece i Grigi serrano i ranghi e l’occasione vera ce l’ha sui piedi ancora Serafini in slalom. Ma centra il palo (27’ st). Poi le forze calano un po’ per tutti e nessuno osa farsi cogliere col cerino in mano. Due parole sull’episodio spartiacque della partita che, dalla tribuna, non si è potuto valutare compiutamente. Sono molto perplesso quando un arbitro vede quello che non c’è, mentre sono garantista quando non vede quello che è successo. Non so come sia andata l’azione incriminata, ma resta il fatto che i Grigi hanno finalmente dimostrato che sono forti e maturi non solo oerché non hanno recrinìminato oltre misura per una presunta ingiustizia, ma soprattutto perché, senza piangersi addosso, hanno fatto in modo che non si aggiungessero altri danni oltre a quello già subìto. Isterìe e nervosismo non portano da nessuna parte e tutto l’ambiente che ruota attorno alla squadra ne deve prendere atto se no regala comodi alibi a coloro i quali, invece, sono pagati per allenarsi, giocare e rispettare anche le decisioni arbitrali più discutibili.
TABELLINO
Alessandria: Nordi, Sosa, Terigi; Sabato Roberto, Mezavilla, Vitofrancesco; Spighi, Obodo, Marconi (dal 35’ s.t. Scotto), Taddei (c) (dal 20’ p.t. Ferrani), Guazzo (dal 17’ s.t. Mora). A disposizione: Poluzzi, Ferrani, Scotto, Valentini, Rantier, Mora, Cavalli. All. Luca D’Angelo
Pavia: Facchin, Abbate (dal 1’ s.t. Falconieri), Ghiringhelli; Rosso, Biasi, Sabato Rocco; Cardin, Carraro (dal 10’ s.t. Corvesi), Soncin (dal 38’ s.t. Cogliati), Cesarini, Ferretti. A disposizione: Volturo, Malomo, Cogliati, Carotti, Corvesi, Cristini, Falconieri. All. Riccardo Maspero
Gol: Taddei (A) al 3’ p.t.; Guazzo (A) al 9’ p.t.; Soncin (P) rig. al 18’ p.t.; Soncin al 34’ p.t.
Ammoniti: Ghiringhelli (P) al 21’ p.t.; Marconi (A) al 34’ p.t.; Terigi (A) al 7’ s.t.; Soncin (P) al 9’ del s.t.; Falconieri (P) al 18′ s.t.; Sabato Rocco (P) al 44′ s.t.
Espulsi: Sabato Roberto (A) al 18’ p.t
Arbitro: Piscopo di Imperia.
Spettatori: 2413
Recuperi: 2+4.
Corner: 4 – 10
LE PAGELLE
Nordi 7 – Due paratone e mezza e, a voler essere pignoli, due comodi rinvii sbilenchi
Sosa 6 – Parte terzo a destra e finisce a sinistra ma se la cava comunque
Terigi 6,5 – Un autentico panzer, tenta una fluidificazione centrale ma non è roba sua.
Sabato sv – Comincia da sette poi l’episodio del rigore ferma il suo splendido stato di forma.
Spighi 6,5 – Comincia senza squilli poi prende le misure e comincia a macinare gioco, bravo pure in copertura.
Vitofrancesco 6 – Non è ancora brillante ma la sostanza c’è.
Obodo 7 – Ha cominciato il campionato con un passo troppo felpato. È cresciuto in maniera esponenziale nelle ultime due partite ma Cesarini, il suo dirimpettaio, è davvero un pessimo cliente.
Mezavilla 6 – Sostanza e sacrificio, poi quando c’è da farsi “ sentire “ dall’avversario di viaggi a vuoto non ne fa mai.
Taddei 7 – In 20’ punizione- gol e giocate che mandano in tilt l’organizzazione tattica ( invero un po’ ingessata ) del Pavia. Lascia per far spazio ad un difensore puro.
Marconi 7,5 – A parte un tiraccio da fuori velleitario fa tutto bene, e , alcune sue giocate sono davvero raffinate.
Guazzo 7 – Ha un’ora nelle gambe e gli basta per un grande gol e ottimi spunti. La coppia d’attacco che forma con Marconi è quanto di meglio si può vedere in tutta la serie C.
Mora – ( dal 18’ st ) 6 – Al rientro dopo tanto tempo ( ci avevano assicurato un recupero più sollecito ) si cala subito nella parte.
Ferrani ( dal 20’ pt ) 5,5 – Anche lui al rientro è parso spesso sospettosamente frenetico.
Scotto ( dal 35’ st ) sv
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