Vicenza (Real Vicenza 3 – Alessandria 2) – Battuta d’arresto per i ragazzi di D’Angelo (nella foto) i quali contro il Real Vicenza vanno in vantaggio subito, subiscono rimonta e sorpasso in mezzora, riacchiappano il pareggio in apertura di ripresa ma non hanno né la forza né la spinta per impensierire i veneti che, invece, sfiorano il quarto gol in due occasioni. Per chi, come me, non si era montato la testa dopo la opaca vittoria casalinga della partita d’esordio contro il Mantova, quella di oggi non è stata un’amara sorpresa bensì la conferma che c’è ancora tanto da lavorare per raggiungere un’armonia di intenti ed un equilibrio basilari per “una squadra”. Il mister mandrogno dispone i suoi in campo col 3-5-2 : Sosa, Terigi e Sirri difensori, Spighi e Nicolao quinti, Cavalli, Obodo e Valentini a centrocampo mentre Marconi e Rantier fanno le punte; dall’altra sponda il modulo è lo stesso ma il coraggio e l’aggressività fanno la differenza, e stavolta la somma delle età dei giocatori titolari è leggermente a favore dei nostri che partono subito bene e tengono il campo per il primo quarto d’ora con disinvoltura segnando pure con Rantier, cecchino su punizione dal limite. Il pareggio arriva 5’ dopo su una zuccata di Piccinni che incorna un corner da destra sfruttando un blocco a centro area coi difensori grigi imbambolati. Da lì Obodo e ccompagni si sentono vittime del delitto di lesa maestà e sdegnosamente rifuggono ogni tipo di sacrificio personale subendo il gioco dei veneti i quali, 43’pt, fanno indisturbati due (!) triangoli nella nostra area e bucano Nordi per la seconda volta. Al 2’ st Marconi pareggia in bello stile sugli sviluppi di un calcio d’angolo, due minuti dopo è Cristini a divorarsi il vantaggio nella nostra area e all’8’ Galluppini poco dentro i sedici metri fulmina Nordi sul secondo palo ma non riesce tre minuti dopo a sfruttare un’occasione ben più ghiotta. Al 12’ st entra Guazzo e si passa al 4-3-3 ma la situazione e gli equilibri non cambiano neppure quando entra Scotto come quarto attaccante. La delusione a fine partita era dipinta sui volti di chi non sa o non vuole prendere atto che solo giocando un calcio maturo, coraggioso e fondato sul sacrificio si possono ottenere risultati e produrre un gioco piacevole e proficuo, le altre strade portano solo a pie illusioni e delusioni cocenti. Mercoledì prossimo il turno infrasettimanale contro il Novara per molti sarebbe la classica “prova della verità”, ebbene chi lo dice e chi lo scrive potrebbe arrecare danni enormi a questa squadra. Questo è un collettivo che ha bisogno di lavorare tranquillo e trovare in sé equilibri e motivazioni, deve scendere da quel piedistallo dove una stampa sportiva cieca e connivente con la parte peggiore del tifo l’ha issato e, soprattutto, deve imparare l’umiltà dei forti e praticare lo spirito di sacrificio di chi ancora non ha vinto niente. Perché le partite non si vincono per il nome che porti o la carriera che hai alle spalle bensì grazie quello che sei in grado di fare da qui fino a maggio. Tutto il resto sono balle e pettegolezzi.
Real Vicenza: Tomei (C), Carlini, Vannucci; Dalla Bona, Piccinni, Polverini; Lavagnoli (dall’88′ Beccaro), Cristini, Bruno, Caporali (dal 70′ Malagò), Galuppini (dal 72′ Bardelloni) A disposizione: Ziglioli, Beccaro, Barzan, Sandrini, Malagò, Bardelloni, Odogwu. All. Michele Marcolini
Alessandria: Nordi, Sosa, Nicolao; Terigi, Obodo (dal 71′ Mazavilla), Sirri; Spighi (dal 64′ Scotto), Cavalli (C, dal 58′ Guazzo), Marconi, Rantier, Valentini. A disposizione: Marchesotti, Sabato, Scotto, Taddei, Mezavilla, Guazzo, Vitofrancesco. All. Luca D’Angelo
Gol: 13′ Rantier (A), 16′ Piccinini (RV), 43′ Bruno (RV), 47′ Marconi (A), 57′ Galuppini (RV).
Ammoniti: 32′ Caporali (RV), 79′ Bardelloni (RV), 91′ Piccinni (RV).
Corner: 4-5
Le pagelle
Nordi 5,5 – Vittima di un blocco sul primo gol non ha l’occasione per riscattarsi
Sosa 6 – All’esordio in campionato non sfigura ma non incanta
Nicolao 6,5 – Le sue scorribande a sinistra sono le uniche autentiche incursioni della nostrasquadra oggi.
Terigi 5,5 – Il centrale di una difesa che becca tre gol in una partita è difficile che prenda la sufficienza…
Obodo 4,5 – E’ diventato il beniamino di pubblico e critica: c’è qualcuno che mi vuole spiegare perché, tecnicamente parlando naturalmente
Sirri 5,5 – Non ha fatto danni collaterali, considerando il suo impeto e l’evoluzione della partita è davvero tanto
Spighi 5 – Il migliore domenica scorsa, oggi anonimo
Cavalli 4,5 – Per il centrocampo stavolta un voto collettivo
Marconi 6,5 – Gol e partita di sacrificio, poi giocare davanti ad un centrocampo simile la fatica raddoppia
Rantier 6,5 – idem
Valentini 4,5 – sarebbe un po’ di più ma se la prenda con gli altri due del reparto
Guazzo sv
Scotto sv
Mezavila sv
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