Acqui Terme (AL) – È pronta a ripartire una nuova stagione di calcio all’ombra della Bollente. In quest’avventura “Interregionale” dal sapore spiccatamente professionistico, viste le recentissime modifiche alla struttura dei Campionati Nazionali e la fusione della Lega Pro in un’unica serie, l’Acqui parte con i galloni di essere una tra le squadre da battere. Si tratta, evidentemente, di una condizione del tutto singolare per una neopromossa, ma la campagna acquisti dei Bianchi, messa in piedi dalla nuova proprietà, al termine della “stagione dei record” dello scorso anno, con il nuovo primato italiano di vittorie iniziali consecutive, lascia ben poco spazio per altre interpretazioni. Le prime due uscite ufficiali, in Coppa Italia, sono state condite da altrettante vittorie, e, per giunta, contro avversari non casuali: sì, perché Cuneo e Derthona, sconfitte dai Termali rispettivamente per 1 a 0 e 3 a 1, sono state le prime a fornire agli addetti ai lavori la certezza che la truppa del confermatissimo Arturo Merlo non è solo un insieme di giocatori di livello – con la ciliegina sulla torta rappresentata dall’ex cagliaritano Jeda – ma una squadra vera e propria che ha tutte le carte in regola per puntare alle posizioni che contano nella Serie D con vista sulla “vecchia” C1. E, se nel mondo della letteratura gialla, si dice che tre indizi facciano una prova, la partita d’esordio in campionato contro il Rapallo di domani, domenica 7 settembre, diventa un ottimo test per le ambizioni della truppa alessandrina. E se po, il calendario mette in fila, in meno di sette giorni, tre incontri di cartello, facendo seguire al match contro i liguri, i 32esimi di Coppa Italia contro lo Sporting Bellinzago, mercoledì 10, completando il trittico con la storicamente “calda” trasferta in quel di Novi Ligure, allora si può agevolmente dire che per avere una valutazione ancora più attendibile del reale valore dell’Acqui, non resta che attendere.
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