Alessandria – Dopo la rapina di cui era stato vittima, invece di sporgere denuncia, ha cercato di incontrare il suo rapinatore, un connazionale che conosce, senza però riuscire nel suo intento di farsi restituire il denaro, e rimediando solo una coltellata. A questo punto per la vittima non è rimasto altro da fare che denunciare l’aggressione e la rapina alle forze dell’ordine. Tutto è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì, mentre nella giornata di sabato, la Polizia di Stato, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, procedeva al fermo di T.N., un marocchino di 38 anni con numerosi pregiudizi di Polizia, responsabile dei reati di lesioni aggravate, minacce e rapina ai danni di un suo connazionale di 19 anni, K.B.E. Erano circa le 2,30 di venerdì 29 quando la vittima, in compagnia di due cittadini marocchini, era avvicinato, in Piazza Marconi, da un soggetto ubriaco, un connazionale a lui noto, che minacciava di fargli del male qualora non si fosse allontanato immediatamente dalla piazza. Al suo rifiuto di andarsene, per tutta risposta K.B.E. era sorpreso alle spalle e aggredito da T.N., il quale, bloccandogli le braccia con forza, gli portava via anche 50 euro dai pantaloni per poi colpirlo con un violento pugno al volto che lo faceva stramazzare a terra. K.B.E. decideva di non denunciare il fatto e incontrava il suo aggressore in un momento successivo nella speranza di farlo ragionare e farsi restituire i soldi. Venerdì sera dopo le sette a mezzo in zona giardini della stazione incontrava il T.N. che come al solito era ubriaco fradicio e alla richiesta di restituire il danaro rispondeva estraendo un coltello col quale sferrava un fendente diretto al volto a K.B.E. che si riparava con le mani e per questo motivo riportava ferite alle dita della mano destra prima di finire a terra in una pozza di sangue. Era immediatamente soccorso da una squadra del 118 chiamata da alcuni passanti mentre scattava la denuncia ai carabinieri. Sabato mattina gli uomini della Benemerita insieme agli agenti della questura intercettavano T.N. che era già ubriaco e lo fermavano per accompagnarlo in Questura al fine di effettuare tutti gli accertamenti del caso. Anche nei confronti dei tutori dell’ordine T.N. si mostrava violento e, cercando di cagionarsi delle lesioni al fine di farsi ricoverare all’ospedale per evitare di finire dentro, si lanciava contro il muro. Bloccato dagli agenti T.N. era arrestato per i reati di rapina, lesioni personali e minacce.
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