Torino – L’inizio della stagione venatoria è fissato per il 28 settembre e, al termine del secondo censimento stagionale (il primo è stato svolto in primavera), sarà presa la decisione se la pernice bianca e la coturnice saranno dichiarate specie vulnerabili quindi soggette ad un programma di protezione che dovrà essere attuato dalla Regione Piemonte. Sono diffuse in maniera più o meno omogenea nell’arco alpino, entrambe pregiate e suscettibili di aumenti o diminuzioni stagionali legate a fattori diversi come la riduzione degli habitat favorevoli, disturbo antropico, cambiamenti climatici. Con ogni probabilità entreranno nella “lista rossa” dell’Unione mondiale per la conservazione della natura, ma già ora la Regione, rappresentata dall’assessore Giorgio Ferrero, intende limitarne i prelievi non appena il secondo censimento, basato sull’impiego dei cani da ferma per «alzare »gli adulti e scoprire le nidiate, avrà confermato il responso del primo. Nell’incontro tecnico del 13 settembre nel Comprensorio alpino Valle Varaita si deciderà se ridurre il numero dei capi che si possono abbattere o impedire la caccia per un anno in un determinato bacino così da creare una zona franca, un serbatoio per permettere a queste specie in sofferenza di riprendersi.
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