Solero (AL) – Stamane è stato confermato dal giudice l’arresto per violenza aggravata e resistenza a pubblico ufficiale dei due fratelli albanesi arrestati ieri pomeriggio dai carabinieri. Verso le 17,30, fermata l’auto in mezzo alla strada nella zona tra Solero e Felizzano, davanti alla ditta Zimetal, i due iniziavano a prendersi a cazzotti mentre le rispettive mogli, albanesi pure loro, tentavano di dividerli prendendosi la loro dose di botte. Insomma, era un parapiglia talmente concitato che i residenti del posto hanno dovuto chiamare i carabinieri che, una volta giunti sul posto, hanno trovato i due fratelli già tumefatti per le botte ricevute a causa d’un litigio nato per futili motivi in quanto, essendo dipendenti della impresa edile come muratori, non trovandosi d’accordo su alcune questioni di lavoro hanno iniziato a discutere animatamente per poi venire alle mani. I carabinieri hanno cercato di sedare gli animi ma i due, visibilmente ubriachi, a quel punto si scagliavano anche contro di loro con insulti e minacce verbali, rifiutandosi ripetutamente di consegnare i documenti di identità mentre uno di loro si metteva a picchiare la moglie che lo scongiurava di smettere aggredendo anche il carabiniere che era intervenuto in difesa della poveretta. A quel punto l’altro carabiniere chiamava rinforzi e sul posto giungevano altre due pattuglie che a fatica riuscivano ad ammanettare i due energumeni che erano accompagnati alla Stazione Carabinieri di Solero. Come se non bastasse, mentre erano lungo il tragitto, uno dei due tentava di lanciarsi dall’auto di servizio in movimento venendo bloccato tempestivamente dai militari. Neppure l’arrivo in caserma placava l’animo dei due muratori albanesi che continuavano a minacciare pesantemente gli uomini della Benemerita che, vista la loro aggressività e la loro condotta, erano finalmente arrestati e sbattuti dentro.
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