Alessandria – La crisi continua e continua ad aumentare la cassa integrazione nei settori chiave. Le aziende hanno in gran parte già ridotto all’osso il numero dei dipendenti o hanno chiuso, e le più grandi hanno delocalizzato. Quelle con sede in provincia che stanno usufruendo della Cig con la causale del concordato preventivo sono cinque mentre in altre otto sono applicati i contratti di solidarietà. Da gennaio a luglio la cassa integrazione è aumentata soprattutto in edilizia (+143% di Cig), nell’alimentare (+112%), nel tessile (+91%), nel legno (+ 75%), nel commercio (+20%), nelle macchine utensili (+1,84%). I lavoratori in cassa integrazione continuano a perdere salario: quelli in Cig a zero ore nel 2014 hanno già perso oltre 4.600 euro al netto delle tasse. Il problema più grosso è quello dei soldi che non ci sono più per finanziare gli ammortizzatori sociali. A tutto giugno 2014 al Governo, per rifinanziare la cassa integrazione in deroga, mancava un miliardo di euro e la situazione nel frattempo non è migliorata. Secondo stime attendibili, nella nostra provincia altre 400 persone a fine anno rischiano seriamente di rimanere senza assegno. Per trovare i soldi il Governo molto probabilmente ricorrerà alla legge di stabilità. Come se non bastasse la Legge Fornero prevede dal 2014 l’uscita graduale dalla cassa integrazione e dalla mobilità in deroga, quindi dal 2015 tutti saranno senza ammortizzatori sociali. Una strage, mentre resta ancora da risolvere il problema della riforma del lavoro e, in particolar modo, dell’articolo 18.
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