Alessandria (a.g.) – Rita Rossa per fare cassa sarebbe disposta a disfarsi delle sue quote in Farmal Spa, la società all’80% di Edenfin Srl e Alfar Srl (al 40% ciascuna), facenti capo alla famiglia dell’imprenditore alessandrino Giovanni Provera, mentre il 20% è detenuto dal Comune di Alessandria. Farmal Spa è titolare della concessione per 60 anni delle sei farmacie comunali che ha ottenuto nel 2011 tramite regolare gara europea per una spesa di ben 14,41 milioni di euro, avendo pagato la concessione delle singole farmacie 2,4 milioni di euro, un record (ricordo solo che Chiamparino a suo tempo non è riuscito a vendere le concessioni delle farmacie comunali torinesi abbassando il prezzo a meno di due milioni cadauna). La notizia della probabile cessione è trapelata dagli ambienti di Fap, l’associazione di 113 farmacie delle province di Alessandria e Asti che si è costituita nel 1993, di cui il ragionier Sandro Tortarolo (nella foto), uomo d’apparato del vecchio PCI, poi PDS, poi DS ed ora del Pd, è consulente. Pare infatti che sia stato lo stesso Tortarolo, recentemente “piazzato” dalla stessa Fap come consulente di quasi tutte le farmacie associate, a paventare l’ipotesi che il Comune di Alessandria sia disposto a disfarsi di quel 20% delle quote in Farmal, facendo intendere che ad acquistarlo potrebbero essere proprio le farmacie private associate in Fap. Sembra evidente che la sua “offerta” sia stata pilotata da Rita Rossa: non dimentichiamo che, nonostante tutti i democristiani presenti nel Pd (a cominciare da Renzie), l’apparato del partito è rimasto in gran parte quello del vecchio Pci, per cui chi comanda decide e gli altri eseguono. E Tortarolo da Novi Ligure è un esecutore, anche se, dati i noti precedenti, molto maldestro. Se le cose stanno così il giochino è evidente: la Giunta Rossa è in bolletta e venderebbe ciò che può per fare cassa. Tortarolo, tristemente noto per i suoi disastri epocali alla Lercaro di Ovada, a Farmacom a Tortona, è lo stesso che, quando era assessore alle finanze nella Giunta di Mara Scagni (Pd), ha fatto letteralmente esplodere il debito della città di Alessandria perché, oltre a lasciare un passivo raddoppiato per debiti da finanziamento (da 72,9 milioni del 2002, a 155 del 2007), ha contratto nuovi debiti con le partecipate per circa 25 milioni. Per premio il suo amico Cavallera (il buon Fernandel ha “amici” dappertutto) lo ha fatto commissario di un paio di case di riposo, e il suo amico Filippi lo ha nominato liquidatore della partecipata provinciale Energia e Territorio. Insomma, Tortarolo da Novi Ligure, è proprio l’uomo giusto al posto giusto par dare “buoni consigli” ai farmacisti alessandrini che evidentemente, se lo stanno a sentire, sono una brancata di pirla. Gli è che l’operazione non è così semplice, per due motivi: innanzi tutto per la cessione di beni o servizi pubblici occorre una regolare gara europea; quindi Provera, che non ha nessuna intenzione di caricarsi altri compagni di viaggio a bordo, potrebbe acquisire il restante 20%. Il valore delle quote trattate si aggira intorno ai 3,5 milioni.
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