Alessandria (Max Corradi) – Siamo alle solite. Sul sito del Pd è pubblicato un falso nella più squisita tradizione stalinista della disinformazia, che non è altro se non la sistematica manipolazione delle notizie al fine di indirizzare la propria opinione pubblica, ma anche e soprattutto quella degli altri, a proprio favore (Rita Rossa & C.). Sul sito si legge infatti che il debito complessivo del Comune di Alessandria riferito alla Giunta Fabbio ammonterebbe a ben 226 milioni. Ciò sarebbe emerso ieri durante la relazione in Commissione Bilancio dei tre commissari dell’Osl Giuseppe Zarcone, Roberto Forneris e Angelo Lo Destro (nella foto). Secondo la relazione, a detta di Pravda on line, ci sarebbero 92.750.042 euro di debito ammessi e 94.892.590 euro non ammessi. Poi esisterebbero anche debiti verso le partecipate. A leggere quello che c’è scritto si è indotti a pensare che il debito sia effettivamente doppio rispetto a ciò che l’Osl è disposto a riconoscere come tale, ma ciò è falso. Infatti lì dentro hanno messo i mutui (soprattutto con Unicredit), i contratti di factoring e i fornitori delle partecipate che non sono competenza del Comune come correttamente ricordato dal dottor Zarcone presidente dell’Osl. Poi ci sono, in massima parte, richieste successive al 31 dicembre 2011 (3,7 milioni), pagamenti già effettuati (7,1 milioni), debiti fuori bilancio (4,8 milioni) mentre i soldi a disposizione dell’Osl sono circa 5,6 milioni. Tutto il resto è propaganda. Piuttosto, non si fa cenno al falso in bilancio perpetrato dall’ineffabile ragioniere capo del Comune di Alessandria dottor Antonello Zaccone che è riuscito a taroccare il bilancio 2012 per oltre 60 milioni. Vediamo come ha fatto. Sappiamo che il Comune di Alessandria vanta, a ragione, un credito nei confronti dell’Organo Straordinario di Liquidazione (i tre commissari nominati dal Ministero dell’Interno dopo il dissesto approvato nel luglio 2012 dal Consiglio Comunale) di circa 32 milioni. I commissari dell’OSL però non li vogliono pagare tutti perché la legge consente loro di saldare i debiti fino al 40% dell’importo, per cui riconoscono al Comune di Alessandria un credito di soli 12,7 milioni di euro. Ma allo stesso tempo, siccome i debiti devono pagarli i debitori, il Comune – debitore – deve dare ai tre commissari i soldi per pagare, per un importo certificato di circa 48,8 milioni di euro (cifra, fra l’altro, molto lontana dai 216 milioni di debiti sbandierati da Rita Rossa e dai 226 riportati da Pravda On Line) cui si devono però aggiungere anche 12,7 milioni che l’OSL deve pagare al Comune di Alessandria – che è anche creditore, per un totale di circa 61,5 milioni di euro (quei 12,7 milioni ascritti a credito e a debito del Comune sono evidentemente una partita di giro). E qui entra in scena il fantomatico Mago Zac che al cap. 3051155 inserisce (nel totale di € 44.451.000,00 nel titolo dell’entrata) un credito di 32.988.000 euro invece dei 12,7 milioni che è disposto a pagare l’OSL al 40%, iscrivendo una ventina di milioni in più di entrate senza titolo, cioè senza nessuna giustificazione. Poi iscrive a bilancio 17,4 milioni di “fondo di svalutazione crediti” col quale “raffredda” il trasferimento verso l’OSL facendolo crollare di ben 44,2 milioni che, sommati ai circa 20 milioni di prima (risultanti dalla differenza del credito iniziale e quello effettivo: 31.743.241-12.697.964), danno un buco di oltre 60 milioni.
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