Roma – È di nuovo guerra tra l’Antitrust e le compagnie telefoniche con ben quattro istruttorie nei confronti di Vodafone, Wind, Telecom e H3G, che finiscono sotto accusa per l’utilizzo di “pratiche commerciali scorrette e violazioni dei diritti dei consumatori”. Coinvolte anche le aziende che forniscono i servizi premium, come Emcube e Acotel. Secondo il Garante le compagnie hanno omesso “informazioni rilevanti circa l’oggetto del contratto di telefonia mobile e, in particolare, l’abilitazione dell’utente alla ricezione di servizi a pagamento – oroscopi, quiz, meteo – durante la navigazione in mobilità, le caratteristiche essenziali, le modalità di fornitura e di pagamento dei servizi”, nonché la necessità, da parte del consumatore, di doversi attivare mediante una richiesta esplicita di adesione alla procedura di blocco per non vedersi prosciugare il credito. Le compagnie farebbero anche pubblicità a questi servizi senza garantire informazioni essenziali: il costo, le modalità di fornitura e i meccanismi di recesso. Nel mirino dell’Autorità per la concorrenza è finito anche il sistema automatico di trasferimento del numero telefonico dell’utente dal gestore alle società che editano i contenuti digitali a pagamento, e il successivo automatico addebito del servizio sul credito telefonico del fruitore senza che quest’ultimo abbia mai inserito il proprio numero o si sia “reso riconoscibile in altro modo consapevole”. Accuse tutte da verificare, anche se i consumatori hanno già preparato i moduli per le richieste di risarcimento.
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