Torino – Non è finita perché si riapre il fronte degli accertamenti per lo scandalo Rimborsopoli anche nei confronti dei consiglieri regionali della sinistra. Il Gup Roberto Ruscello ha fissato l’udienza per riaprire il caso dopo le archiviazioni degli indagati (tutti di sinistra), per i quali la procura aveva deciso di non agire in giudizio. C’è anche il neoeletto sindaco Pd di Novi, il sedicente renziano (ma che lo sia non ci crede nessuno) Rocchino Muliere (nella foto mentre solidarizza coi dipendenti Ilva). In un primo tempo al termine delle indagini i pm Enrica Gabetta e Giancarlo Avenati Bassi avevano chiesto l’archiviazione per una ventina di indagati, ritenendo le loro spese giustificate dall’attività istituzionale. Tuttavia il giudice ha ritenuto di approfondire l’argomento in quanto “letta la richiesta di archiviazione, si rileva che, allo stato, la richiesta non può essere accolta e fissa udienza…”. Il provvedimento è stato notificato venerdì 18 luglio ai legali di 16 esponenti politici. Tra questi nomi di peso del Partito Democratico: Mercedes Bresso, europarlamentare e Stefano Lepri, parlamentare Pd; Gianna Pentenero assessore regionale a Lavoro e Istruzione; Aldo Reschigna assessore al Bilancio e vicepresidente della giunta regionale; l’attuale capogruppo Pd in Regione, Davide Gariglio; Antonino Boeti (Pd) vicepresidente del Consiglio regionale; Angela Motta consigliere regionale del Pd; Monica Cerutti di Sel assessore regionale; Rocchino Muliere del Pd attuale sindaco di Novi Ligure. Ora la parola passa di nuovo al Gup Ruscello.
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