Torino – I lavori per i Terzo Valico riprenderanno al più presto perché il Tar ha accolto il ricorso della ditta Lauro contro il provvedimento di sospensiva decretato dalla prefetta Romilda Tafuri (nella foto) motivato dall’assenza dei requisiti previsti dal protocollo antimafia. Il Tar ha sospeso il provvedimento di interdizione e di conseguente blocco dei lavori dei cantieri. Al di là del provvedimento specifico, si apre ora una seria riflessione sulla validità della stessa certificazione antimafia. L’intimazione a lasciare il cantiere entro sette giorni, era arrivata alla ditta Lauro da parte del general contractor Cociv non appena ricevuta la comunicazione dall’autorità di governo. Lo stesso provvedimento di interdizione era già stato firmato dalla prefettura di Torino e la ditta era già stata bloccata in altri due cantieri dove svolgeva lavori per conto di Anas, in Val d’Aosta e a Borgo Ticino. Dopo la sentenza del Tar tutto dovrebbe tornare come prima, col Cociv che ha rescisso il contratto con la Lauro che potrebbe chiederne il ripristino, coi sindacati e molte forze politiche che torneranno alla carica per la riassunzione degli operai licenziati e con la Lauro che riaprirà il cantiere.
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