Acqui Terme (AL) – La notizia del disastro in atto nelle ferrovie italiane, ormai completamente allo sbando, deve aver varcato i confini nazionali e all’estero probabilmente sono convinti che i treni italiani siano entità astratte, inutili e perfino dannose. E in parte hanno ragione, essendo ormai Trenitalia e Ferrovie Italiane alla stregua di quelle indiane o pachistane. Ieri pomeriggio verso le sei l’autista d’un pullman di turisti svedesi diretti ad Acqui, giunto al passaggio a livello di Prasco (nella foto) mentre le sbarre si stavano abbassando, deve aver pensato che lo facevano per niente, e ha tirato diritto sfondandole e attraversando i binari. In parte aveva ragione perché di treni neppure l’ombra, almeno nel momento dell’incidente, ma il fracasso è stato tanto ed ha destato l’attenzione della gente del posto. L’incidente non ha provocato feriti, ma disagi ai treni: i convogli previsti ad Acqui alle 19,05 e 19,44 hanno accumulato 15 e 30 minuti di ritardo. A riparare il guasto sono stati i tecnici Rfi, mentre i carabinieri di Carpeneto hanno sorvegliato il passaggio a livello privo di barriere. Ma in verità, dei ritardi e dei disservizi del traffico ferroviario non si è accorto nessuno. Tutti hanno pensato al solito andazzo e forse quell’autista non aveva tutti i torti.
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