Alessandria (Andrea Guenna) – Molti dei nostri politici locali oltre ad essere dei bugiardi e dei falsari (bilanci comunali taroccati) sono anche dei pirla. Infatti pare che non abbiano ancora capito come funziona la cessione delle reti gas di cui si dibatte da tempo immemore, oltre ogni limite di sopportazione. Si continua a discutere su tutto, e non solo delle reti gas, si indicono tavoli nella più squisita tradizione trinariciuta e sindacale del “confronto a prescindere” convinti che col dibattito si facciano le cose mentre non si decide mai niente e intorno tutto crolla. Stavolta sono i Moderati (i compagni di Miraglia) a non capirci niente (forse fanno gli indiani) e chiedono lumi sulla gara del gas. In Commissione Bilancio, ieri mattina, Diego Malagrino (nella foto) ha chiesto chiarimenti a Fabio Barisione nominato da una settimana responsabile comunale ad hoc per questo particolare iter: il che significa che tutta la pletora di consiglieri, assessori, sindaci, dirigenti, presidenti e membri dei vari Cda non sono stati in grado di indire la gara della cessione delle reti, ma hanno dovuto chiamare lui per farlo. Infatti siamo anche in ritardo, quindi coi tempi stretti, strettissimi, in emergenza insomma. E quei fenomeni dei Moderati, che per la verità non sono mai stati dei fulmini di guerra, sono ancora lì a chiedere approfondimenti. Chi scrive ha intervistato proprio Miraglia il 3 novembre 2013 (otto mesi fa) e si è parlato della gara di cessione delle reti gas. Io, facile profeta, dicevo: “Questa benedetta o maledetta gara non si potrà fare nei tempi previsti dalla legge”, “… ma c’è già una proroga – rispondeva Miraglia – la data della gara è stata spostata a febbraio 2014”. Ora siamo a luglio e, proroga dopo proroga, forse, chissà, può darsi, chi lo sa, boh?, al di là delle richieste di chiarimento, potrebbe essere che il bando di gara sia pronto per l’11 luglio. E si continua ad amministrare come farebbero le scimmie nella stanza dei bottoni, a casaccio, “viaggiando a vista” con proroghe, deroghe, ritardi e cappelle amministrative a ripetizione. Il problema è che, essendo Amag una società controllata del Comune di Alessandria per circa i due terzi (il rimanente è distribuito tra altri comuni minori della provincia), per il decreto legislativo n.164/00 Palazzo Rosso deve darsi da fare per il bando di gara per l’assegnazione del servizio di distribuzione gas. A questo proposito il Ministero dello Sviluppo Economico ha determinato 177 ambiti territoriali minimi in cui suddividere la distribuzione del gas da affidare ciascuno a un unico gestore. Di questi ambiti tre sono della nostra provincia e di competenza proprio di Amag. Il termine per indire la gara ad evidenza europea era il 31 dicembre scorso, ma la gara non era pronta ed il capogruppo Pdl-FI in Consiglio Comunale Piercarlo Fabbio già allora presentava un’opportuna interpellanza con la quale chiedeva alla sindaca quali fossero i provvedimenti che si intendevano adottare per rimediare ai ritardi indicati alla società controllata al fine di consentire una decisione che evitasse al Comune di Alessandria di essere surrogato nell’esercizio di gara da parte di altri soggetti istituzionali (Provincia o Regione), col rischio di perdere valore ovvero di negare la partecipazione al gruppo Amag alla medesima gara prevista dalla legge. In sostanza Fabbio chiedeva a Rita Rossa a che punto stesse la procedura per l’indizione della gara il cui svolgimento avrebbe sicuramente evitato il rischio dell’arrivo d’un commissario. Che non è arrivato perché Rita Rossa si è messa a sbraitare a Roma e Delirio per farla tacere ha concesso proroghe su proroghe. Ma i nodi vengono sempre al pettine ed ora siamo daccapo, e bisogna ancora votare la convenzione con la quale ad Alessandria sarà affidato il ruolo di stazione appaltante dell’Ambito “2 Centro” che comprende – oltre ad Alessandria – Bergamasco, Borgoratto, Carentino, Casalcermelli, Cassine, Castellazzo Bormida, Castelspina, Frascaro, Gamalero, Oviglio, Sezzadio. Resta da stabilire quanto vale la rete: per alcuni 40 milioni per altri, in base ad una perizia, 70. Insomma siamo nel campo delle sette pertiche. Come al solito.
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