Alessandria – Compare anche il nome di Guido Ratti (nella foto), 63 anni, tesoriere del Pd alessandrino, nella maxi inchiesta sui finanziamenti ai partiti da un’azienda piacentina che è finita nel mirino di Guardia di Finanza e Procura della Repubblica a Piacenza. Venti le persone indagate di cui nove piacentini. Diversi i partiti che, nel 2010, 2011 e 2012, hanno ricevuto somme come contributi elettorali, stando agli inquirenti, senza il passaggio in consiglio di amministrazione della società, come invece previsto dalla legge in materia. Le persone finite sotto la lente della Finanza devono quindi rispondere dell’accusa di irregolarità nel finanziamento ai movimenti politici. Nell’arco di tre anni, si tratterebbe di somme di poco superiori ai 200.000 euro. Gli indagati sono l’imprenditore Bruno Giglio, amministratore unico della Biomedica Santa Lucia, e per quanto riguarda il Pd di Piacenza il consigliere regionale Marco Carini, l’ex vicesindaco Francesco Cacciatore, Piera Marchi, Marcellina Anselmi, Sergio Driganti e Paolo Rezzoagli, collegati a vario titolo alle campagne elettorali per le Regionali del 2010 e le Primarie cittadine del 2012. Per il Pdl si tratta invece del consigliere regionale piacentino Andrea Pollastri e della tesoriera Anita Piccioni, sempre per le Regionali del 2010. A livello nazionale sono indagati anche Maurizio Bianconi e Rocco Crimi (tesorieri del Pdl in diversi periodi), Gian Carlo Abelli (Pdl) di Voghera e il suo committente elettorale Guido Marchese, Gian Franco Barigazzi (responsabile amministrativo della Lega Nord in Emilia Romagna), Giovanni Di Giorgi (Pdl) di Latina e il suo mandatario elettorale Giuseppe Di Trento, Agostino Cesareo (Pd) di Genova e il tesoriere del Pd Renato Penzo sempre di Genova, Guido Ratti, tesoriere del Pd di Alessandria, e Andrea Gulino dei Moderati per la terza fase di Roma.
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