Alessandria – Ieri la senatrice Manuela Repetti ed il vicepresidente della Regione Piemonte nonché assessore regionale alla sanità Ugo Cavallera, entrambi di Forza Italia, hanno presentato in conferenza stampa il nuovo club “Forza Silvio” della rinata Forza Italia alessandrina che sarà operativo anche qui da noi a partire dall’8 dicembre prossimo. Stando a quanto afferma la Repetti, ad Alessandria e in provincia ci sarebbero già più di cento richieste di iscrizione e si pensa che l’80% degli esponenti del Pdl locale aderiscano. Fin qui la cronaca, ma quello che non mi quadra sono sostanzialmente tre cose. Innanzi tutto non riesco a capire la benevolenza del cronista nei confronti della figlia del Panetto durante l’intervista finale, un atteggiamento piuttosto inusuale per La Stampa di Torino che nei confronti di tutti gli altri esponenti locali del Pdl ha sempre usato la scure. Sarà perché il vicedirettore del foglio della Fiat è tale Luca Ubaldeschi, figlio di quel geometra Dario Ubaldeschi da sempre molto vicino al Panetto, dai tempi in cui il papà della saltellante fidanzata tinta bionda (un po’ rapucita) di Bondi era comunista e Ubaldeschi socialista Lombardiano, entrambi “con la mani in pasta” nell’edilizia e nelle opere pubbliche di Novi Ligure, da sempre una roccaforte rossa. Si sa, il primo amore e i veri amici non si dimenticano mai, e non deve stupire se entrambi, l’ex comunista e l’ex socialista lombardiano, siano finiti, dopo una triste parentesi leghista, prima in Forza Italia, poi nel Pdl ed ora di nuovo in Forza Italia. Peraltro mi stupisce il fatto che, come assicura il Maligno che ha colto un’indiscrezione nel brusìo della sala, sarebbe stata proprio la Panetta (all’anagrafe Manuela Repetti) ad aver favorito la partecipazione di Rita Rossa a Quinta Colonna di Del Debbio, giustificando la cosa col fatto che “così i sindaci del Pd possono criticare l’azione di governo di Letta”, senza tener conto però che la bambocciona bionda mandrogna è passata coi cingoli, invece che su Letta, sul povero Fabbio da lei insultato per tutta la trasmissione pur senza nominarlo. Tuttavia la cosa era prevedibile ma non si capisce come mai, fra gli ottomila sindaci del Pd sparsi in tutt’Italia, la prima ad essere ospite dell’ingenuo (per non dire altro) Del Debbio sia stata proprio Rita Rossa. La cosa puzza, e non poco. E puzza ancor di più perché tra la Panetta e Del Debbio i rapporti sembrano essere piuttosto stretti per cui si può immaginare che la senatrice post comunista, figlia di uno che ha fatto i soldi – e tanti ben – quando a Novi comandava il Pci, fidanzata di un altro post comunista come Bondi, sia piuttosto influente sulle scelte di palinsesto del conduttore di Mediaset. Che Del Debbio e la Panetta siano “intimi” è dimostrato dal fatto che ieri, nel corso della riunione, all’obiezione di chi chiedeva spiegazioni sul fatto che a Quinta Colonna sia stata invitata proprio Rita Rossa – reinvitata per domani lunedì 2 dicembre – la Panetta, per far vedere che rimediava, davanti agli astanti osannanti (c’era anche qualche ruffiano, quelli non mancano mai, soprattutto in Forza Italia) nella sala della conferenza, ha inviato un SMS a Del Debbio chiedendo che fosse invitato anche Fabbio e il conduttore toscano avrebbe risposto subito positivamente. D’altronde la Panetta non è nuova a queste piroette politiche, perché nel 2009 aveva già silurato il candidato sindaco di Novi per il centrodestra Gigi Moncalvo, che stava vincendo le elezioni, con una dichiarazione a La Stampa (ma va?) con la quale lei e Bondi facevano sapere di essersi sbagliati a presentare Moncalvo come candidato del centrodestra e indicavano in Maria Rosa Porta, leghista ma per il Maligno un’infiltrata comunista che aveva fatto mancare all’ultimo momento i voti della Lega a Gigi Moncalvo, come politico di riferimento. E così hanno spianato la strada al Pd e a quel fenomeno di Lorenzo Robbiano che è stato inaspettatamente rieletto sindaco. Sarà forse che la Panetta consciamente e Bondi inconsciamente facciano il doppio gioco a favore della sinistra? Fanno finta di parteggiare per la destra ma sono rimasti comunisti – la prima consciamente e il secondo inconsciamente – per cui agiscono sempre per metterlo nel culo agli azzurri? Boh? Certamente il sospetto si insinua e non deve stupire neppure l’atteggiamento di “Fernandel” Cavallera che, quando per Fabbio e Vandone la situazione – a partire dal 2011 – s’è fatta vieppiù difficile, con inchieste incrociate di Corte dei Conti e Procura, col ragioniere capo Ravazzano finito in manette non per colpa sua, con una richiesta danni milionaria ed un processo a carico, non ha fatto niente, assolutamente niente per tirarli fuori in qualche modo dai pasticci, esattamente come la Panetta. Il mio amico Maligno mi ha detto che i due volevano far fuori il sindaco ed il suo assessore alle finanze, pur per motivi diversi, ma in ultima analisi perché facevano ombra a qualcuno. Forse Fernandel e la Panetta avranno da mettere a posto i loro, a partire dai parenti. O no?
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