SVICOLONE, MA CHI È IL RESPONSABILE- PIERCING IN SOCIETÀ? LA FESTA DEL CRISTO, POI LA MILANO-SANREMO. MA SE UN GIORNALISTA SCRIVE PER I TIFOSI UN TIFOSO PER CHI SCRIVE?
da Mocca di Alessandria – Prima di tutto devo ammettere di essere un po’ emozionato perché vado a scrivere le mie calunnie dopo aver fatto il pieno di lettori la settimana scorsa, numeri che neppure i quotidiani o i trisettimanali locali possono vantare, perché chi legge Cichinisio vuole proprio (ma proprio, proprio!) leggere Cichinisio, cioè quello che il sottoscritto pensa e scrive, e chi lo fa certifica tecnicamente attraverso un tasto del PC che non è bugiardo, per cui niente è più democratico di questa rubrica. Ciò detto riconosco di essere a volte iracondo e fazioso ma le mie teorie sono sempre originali e spesso ci azzecco grazie anche alla mia rete di informatori. Dopo i commenti (pubblicati in Zona Grigia) sulla partita giocata domenica scorsa contro il Rimini al Mocca, partita che si poteva pure vincere proprio sul filo di lana ma che si poteva anche perdere se la squadra di Osio, a metà ripresa, avesse messo la palla in rete anziché colpire il palo a Poluzzi battuto passiamo all’appuntamento di domenica prossima. La partita di Renate è contemporanea alla Festa del Cristo, tappa storica della stagione calcistica mandrogna: da quel risultato sappiamo se siamo carne o pesce fino alla domenica primaverile della Milano-Sanremo. Passiamo poi al pubblico che, numericamente, era ben oltre le 1.200 unità e al terreno di gioco che si presentava davvero in ottimo stato, benché l’erba mi sia parsa un po’ più alta del necessario, tenendo conto delle caratteristiche fisiche e tecniche dei nostri giocatori. Poi un nuovo sponsor è arrivato a sostenere il calcio mandrogno, si tratta di Grana Padano, un nome di grande rilevanza nazionale che contribuisce ad arricchire una lista di brand vicini alla nostra società, lista da far invidia a club di due categorie superiori. Purtroppo anche stavolta Notaristefano ha dovuto fare a meno, oltre che dei lungodegenti, pure di Taddei per un problema alla coscia dovuto ad un colpo ricevuto venerdì scorso contro la Spal, e Marconi a mezzo servizio per un problema ad un piede che lo ha tormentato tutta la settimana. A tal proposito vorrei sottolineare un particolare curioso di un fatto accaduto in settimana, più precisamente martedì scorso: alla ripresa degli allenamenti in vista dello scontro casalingo col Rimini, qualche tifoso davvero ben informato ha fatto sapere al popolo di Facebook che Taddei ce lo saremmo persi per almeno un mese mentre il problema fisico accusato da Marconi sarebbe stato abbastanza serio. Nulla di male, sia chiaro, ma dopo il caso di qualche tempo fa del giornalista -ortopedico che emette prognosi da consumato luminare (ed è addirittura evocato a gran voce per emettere diagnosi, grandioso!) adesso abbiamo il tifoso che fa l’addetto stampa ombra della società. In compenso il responsabile della gestione sportiva della società, in tribuna fa il camerlengo del presidente, mentre un suo giocatore al momento di sostituire un compagno durante la partita non è autorizzato ad entrare sul campo perché “libero portatore” di piercing e così i suoi compagni, in un momento topico della partita, giocano per 3’ in dieci. Naturalmente Svicolone Menegatti si giustificherà davanti a tutti dicendo che la colpa è di questo e di quello, oltre che di un’indubbia mancanza di professionalità del giocatore, mentre noi ci chiediamo ancora una volta cosa c’entri uno come lui in un’organizzazione come quella che in pochi mesi ha rivoltato l’azienda Alessandria Calcio come un calzino. Certo, Svicolone, alias Tintoretto, si trova in questa città proprio come un pesce… nell’acqua, infatti il suo interlocutore esterno più affidabile e fedele, nonché commensale nelle “cene delle beffe” natalizie, è il Grande Capo Penna Cadente (augh!). E Penna Cadente il potere lo esercita senza andare troppo per il sottile, promuovendo e tagliando teste e influenzando pesantemente quelli della sua corte che, a loro volta, le fanno da controcanto visto che lei regna sul foglio locale ed è la potente corrispondente cittadina di un foglio torinese. Solo che fa troppe cose e vuole farle tutte lei quindi alla fine fa un gran casino. Sentite questa: Penna Cadente ha avuto la “sua“ grande serata nell’anticipo del venerdì fra i Grigi e la Spal. A fine partita sul sito del suo giornale ha pubblicato, oltre le note di cronaca dell’incontro, la sua personale pagella riferita alle prestazioni dei giocatori e fin qui tutto bene, nonostante si possa discutere su alcuni suoi criteri di valutazione, al punto che Cichinisio la settimana scorsa a tal proposito, aveva parlato di “valutazioni strabiche“ e “dettate da logiche opache”. Sarà un caso ma Penna Cadente sembra cadere sul serio, infatti il lunedì post partita sul quotidiano sportivo torinese compaiono le pagelle relative ad Alessandria-Spal, evidentemente redatte dall’unico corrispondente del giornale presente a quella partita, cioè lei, l’immarcescibile Grande Capo. Ebbene, con somma sorpresa abbiamo verificato che i voti affibbiati da Penna Cadente agli stessi giocatori sul sito del foglio locale sono diversi! Beh, direte voi, magari si tratta di un banale errore di trascrizione, o del refuso del solito e povero nonché incolpevole proto. E invece no, perché la diversa valutazione riguarda ben 5 giocatori su 13, quindi è intenzionale e si viene a sapere che Penna Cadente ha due pesi e due misure a seconda di dove scrive! E, guarda caso, i voti riportati sul sito locale sono più generosi rispetto a quelli scolpiti sul quotidiano sportivo. A voler essere maligni come sempre questo meschino gioco “ delle tre carte” potrebbe nascondere una strategia di disinformazione davvero perversa, ma mi limito a pensare che Penna Cadente, dopo aver visto distrattamente la partita al Mocca venerdì sera, abbia dato dei voti, ma poi, vista la partita registrata in TV, si sia accorta delle minchiate che ha scritto ad uso e consumo di noi mandrogni e allora, per rispetto verso i lettori del quotidiano che va in tutta Italia, ha modificato i suoi voti. Adesso, se Penna Cadente cercherà di dimostrare – non so come – che la pagella di Tuttosport dell’anticipo Al-Spal non è direttamente riferibile a lei, si troverà davanti ad una sorpresina simile a quella toccata a chi ha cercato, l’anno passato, di smentire a mezza voce notizie che avevamo dato, pubblicando documentazione inoppugnabile. Sarà meglio quindi che Penna Cadente cerchi di spiegare a tutti i tuoi iscritti del sindacato, ai tuoi discepoli, ai tifosi e agli sportivi alessandrini (che non mi pare essere degni di tali prese per i fondelli) e magari anche ai suoi editori che si è trattato di un’imperdonabile leggerezza senza conseguenze e comunque fatta a fin di bene. Perché non crederci? Non costa niente!
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