Alessandria – Li ha riconosciuti in Tv nel corso dii un telegiornale regionale e li ha segnalati alla Questura. Si tratta di due uomini di 36 anni (T.G. e B.M.) e di un uomo di un 41 anni (A.G.), originari di Palermo, ritenuti responsabili del reato di truffa, per cui sono stati denunciati in stato di libertà. La vittima, un alessandrino di 72 anni, una mattina di settembre è stato avvicinato dai tre in piazza Garibaldi che, con una serie di raggiri, erano riusciti a vendergli un anello e cinque pietre in cambio di 600 euro, facendogli credere che, in considerazione dell’ “ingente” valore dei preziosi, avrebbe potuto poi rivenderli ad un prezzo molto più alto. Quando l’uomo si era reso conto che gli oggetti acquistati erano falsi, e che era stato imbrogliato, era ormai troppo tardi perchè i tre si erano già dileguati facendo perdere le proprie tracce. Due settimane dopo, guardando un servizio giornalistico su una rete nazionale, l’uomo ha riconosciuto uno dei tre truffatori che, con identico “modus operandi”, avevano commesso svariate truffe in Piemonte e Lombardia. Alcuni degli appartenenti alla suddetta banda criminale erano stati arrestati a Milano, in esecuzione di Ordinanze di Custodia Cautelare, a seguito di indagini compiute dalla Procura del capoluogo lombardo. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura hanno pertanto reperito l’album fotografico contenente le foto segnaletiche dei soggetti facenti parte della banda e lo hanno mostrato alla vittima che, senza alcuna esitazione, ha riconosciuto due dei tre truffatori; sul terzo soggetto, invece, non è stato in grado di esprimersi con certezza poiché lo aveva visto solo per pochi minuti. I poliziotti alessandrini, però, da informazioni reperite dagli ambienti milanesi, hanno appreso che il gruppo più spesso “operante” era composto proprio dai tre uomini summenzionati che, nella giornata di ieri, sono stati denunciati. Sono in corso di esecuzione le procedure volte a infliggere ai tre truffatori il cosiddetto “Divieto di Ritorno” nella provincia di Alessandria.
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.