SERATA DI EMOZIONI SENZA L’EMOZIONE DEL GOL
Alessandria 0 – Spal 0
dal Mocca di Alessandria – Serata d’altri tempi al Mocca ieri sera. La Nord abbastanza gremita e il rettilineo oltre la tribuna e i parterre ripopolato grazie anche ai ragazzi del vivaio che hanno sfilato nell’intervallo. E poi c’era un’avversaria di rango, la Spal, che, appena ritornata fra i professionisti grazie al gruppo dirigente ex Giacomense, non è riuscita ancora a trascinarsi sostenitori disponibili a sobbarcarsi lunghe trasferte per il solo gusto di poter dire: “Quella sera ad Alessandria c’ero anch’io”. La serie C quindi ha riacquistato la Spal ma ha perso la Giacomense e ce ne faremo una ragione. I Grigi si presentano davanti alla diretta Rai con le maglie caratterizzate dal logo del nuovo sponsor, il Gruppo Azimut, una delle principali realtà nazionali che opera nel settore del risparmio gestito: un autentico colpo messo a segno dal settore comunicazione e marketing della società. Per quel che riguarda il calcio giocato Notaristefano, dopo due brillanti vittorie consecutive, ripresenta il centrocampo a quattro di domenica scorsa con Ferrini a rilevare Mora infortunato a sinistra, i soliti tre terzini: centrale Taddei che parte alto a destra per poi accentrarsi e assistere Scotto e Taddei. Leonardo Rossi ha cambiato davvero, lui sì, modulo in settimana e adotta una difesa a quattro con un centrocampo a rombo per poi chiudere con un 4-4-2. Partono meglio gli ospiti che cominciano a giocare un calcio semplice ma maledettamente efficace ed attento in copertura; efficace sì, ma pure dispendioso in tema di energie fisiche e mentali al punto che dal 25’ in poi lasciano qualche spiraglio e l’Alessandria, di lì fino al riposo, esprime il meglio della serata. È del 26’ una ripartenza corta e bruciante dei Grigi con Rantier che conclude sul portiere e poi il gol annullato per un presunto fuorigioco ancora a Rantier con l’arbitro tratto in inganno da un assistente di linea disattento che alza la bandierina senza motivo. Al 37’ poi Taddei in area di sinistro calcia fuori e poi, dopo il riposo, sempre lui al 10’ st batte un corner alla Chiarugi a rientrare sul primo palo e il povero portiere ospite per poco non si fa sorprendere. Tre minuti dopo una bella azione di Ferrini a sinistra è conclusa sottomisura da Scotto di tacco (! ? !) e la palla smorzata dalla difesa. Dal 20’ st. i protagonisti calano tutti senza attenuanti e il solo Sabato (36’ st con inelegante ciabattata da fuori) e Poluzzi al 40’st che finta l’uscita su corner – ma nella finta ci casca solo lui – tengono sveglio un pubblico che voleva giocate magiche che stavolta non sono arrivate. Però, che brava la Spal ad uscire con le mezze ali in copertura sui nostri esterni rendendo asfittico l’incipit della manovra mandrogna quando parte dai nostri legnosi difensori centrali. L’operazione denominata “cerchiamo di giocare a calcio” inaugurata con il Castiglione prosegue: certo, se i nostri terzini centrali ci credessero anche loro, ci si divertirebbe tutti di più, ma si vede che non è proprio nelle loro corde e ci accontentiamo, per il momento, di non vederli come i Re Magi del presepe.
Le pagelle
Poluzzi 6 – Tutto bene per 85’, compresa una bella uscita al quarto d’ora, poi su corner riscopre la sua naturale tendenza ad “ emozionare” i tifosi.
Mariotti 6 – Interpreta il ruolo come dieci anni fa, e come dieci anni fa non osa mai niente in appoggio.
Cammaroto 5,5 – Parla come un libro appena editato ma gioca come si giocava quindici anni fa. Oggi aiuta ad impostare il portiere, figuriamoci un centrale sinistro con due piedi superiori alla media di categoria.
Cavalli 6,5 – Se la palla non passa da lui la manovra non decolla e si rumina calcio. In copertura fa due recuperi da applausi.
Viviani 6,5 – Rischia un giallo fastidioso in apertura poi chiude con puntualità e applica le regole organizzative alla lettera su un pallone che buca le linee al 15’. Per l’impostazione come i precedenti.
Ferrini 6 – Al rientro fa l’esterno a sinistra e gli tocca sostituire il giocatore più consistente e scomodo (per gli altri) di questo inizio stagione. Parte titubante poi si riprende.
Spighi 6 – Stavolta è stoppato e raddoppiato costantemente, lui non demorde e non sfigura. Il suo classico calo alla distanza viene assecondato dagli altri 21.
Valentini 6 – Non è certo un finisseur e stavolta non segna ma il mediano lo fa bene.
Scotto 5,5 – Non è prima punta, lo si sa, ma passare qualche volta la palla ad un suo compagno e smetterla di commettere falli in attacco no?
Taddei 6,5 – Anche quando non incanta qualche colpo ce lo regala sempre.
Rantier 6 – L’azione personale del gol ingiustamente annullato gli vale la sufficienza, ma lui ha bisogno di qualcuno con cui dialogare se no lo perdiamo.
Sabato (dal 15’ st) 6 – Gioca oltre mezz’ora al posto di Ferrini, non incanta ma fa il suo, come sempre.
Marconi (dal 24’ st) 5,5 – Rileva Scotto a metà secondo tempo, proprio quando tutti i protagonisti hanno la lingua fuori, non è certo colpa sua se la partita, arrivato lui, è virtualmente chiusa ma certo non fa niente per cambiare l’andazzo.
Caciagli (dal 44’ st) sv
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