EGREGI PRETI, AVETE SBAGLIATO ABBASTANZA, ORA BASTA PER FAVORE. CLICCA SOTTO:
https://www.youtube.com/watch?v=AGCGt-bYd0I
Il Nord sta morendo…, di Italia. Del Paese della burocrazia cieca, soffocante. Lo stesso in cui la giustizia è lenta, troppo, e se il cliente non ti paga aspetti quei dieci-quindici anni per ottenere risposta. Quello della tassazione-beffa esagerata perché sconnessa da servizi e infrastrutture evanescenti. Lo Stivale della caccia alle streghe, ignorante di garantismo e liberalismo, per cui stabilisce – a priori – che sei un ladro (a casaccio, all’italiana) e sta a te dimostrare il contrario. Laddove l’evasione è quasi una necessità, per quanto lo neghino i preti e altri parassiti al potere. Tuttavia l’Italia potrebbe farcela. Ricordo che ero a Caserta per un meeting ed uno spagnolo mio amico con un piglio coloniale mi ha detto: “Vedi la reggia? L’abbiamo fatta noi spagnoli” ed io che, come moltissimi inglesi, amo l’Italia, gli ho risposto: “Sì ma in Spagna non avete una roba così perché solo gli italiani sanno farla”. Ma poi qualcosa va sempre storto come quando sono arrivati i bizantini che per una belinata come il “Filioque” han fatto uno scisma. Andranno tutti all’inferno insieme ai papi come Borgia e Clemente V che hanno rovinatio l’Italia benedicendo la Mafia che grazie anche e soprattutto a loro è prosperata al Sud. Ma perché – mi chiedo – il Vaticano non se ne va a San Paolo del Brasile dove i morti di fame, con la benedizione dei preti, invece di lavorare, camminano in ginocchio per avere una grazia davanti alle statue di tutte le madonne e di tutti i cristi possibili? Là i preti avrebbero un successo incredibile e noi qui in Italia ci saremmo liberati definitivamente di un cancro mortale, altro che oppio dei popoli. La consorteria dei preti è quella che oltre a mandare al rogo spiriti liberi come Giordano Bruno ha scomunicato e combattuto con crudeltà l’unico uomo che poteva far rinascere l’impero romano, quel Federico II (Stupor Mundi) scomunicato a ripetizione dal papa. Ed ora la anche la longobarda Lombardia sta morendo di Italia e di Vaticano. Sempre lui. L’indice 2013 che ordina per competitività le regioni europee, firmato dalla Commissione Ue, traccia la mappa delle economie e la Lombardia incassa una scivolata rovinosa assestandosi al 128° posto da 12a che era. La Lombardia sta morendo, e quella che era considerata la Baviera di Italia, la regione che con il Veneto era in grado di far tremare il resto d’Europa, agonizza. Colpa delle politiche romane, miopi e mortificanti. Nessuna tutela dei marchi, nessun tentativo di arginare l’assalto straniero che ci sta impoverendo, uccidendo per la precisione. Qualcuno ha scritto che la Merkel vuole la deindustrializzazione del nostro Nord. E Roberto Maroni se la prende con i professori: “La politica dissennata messa in atto dal governo dei tecnici di Mario Monti, ci ha massacrato”. E non ha torto, il Governatore. C’è che la Lombardia sola, senza la scelleratezza elefantiaca e ladruncola italica racconterebbe un’altra storia. Siederebbe su altri tavoli. Le imprese, gli imprenditori, non ce la fanno più. È tardi per capirlo. La Lombardia sta morendo e morta lei, fatti e numeri dicono, muoiono tutti.
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.