Novi Ligure (AL) – Acos (Azienda Comunale Servizi acqua e gas) di Novi continua a litigare coi comuni per il pagamento della Tia. Stavolta è Arquata Scrivia ad essere citata in giudizio per il mancato pagamento di circa 170.000 euro (Tia, oggi trasformata in Tares) per il servizio raccolta e smaltimento rifiuti, gestito dalla società novese, per gli anni dal 2006 al 2009. Infatti dal 2010 la bollettazione della Tia deve essere in capo ai Comuni e non più alle società di raccolta. Arquata da allora ha ripreso a inviare le bollette ma sugli anni pregressi non c’è stata intesa su quello che spettava ad Acos Ambiente e ciò che andava all’amministrazione comunale. Il contenzioso precedente tra Acos Ambiente e Serravalle Scrivia si è chiusa, dopo alcuni anni, nel giugno scorso. Dopo numerosi tentativi di conciliazione, la vicenda era finita anche in quel caso in tribunale: Acos Ambiente aveva citato il Comune richiedendo non solo le somme a suo dire dovute (oltre 500.000 euro) ma anche gli interessi di mora e la rivalutazione monetaria, facendo crescere di molto la cifra complessiva ma alla fine, il Comune ha pagato solo 473.000 euro.
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