FRUTTIVENDOLO VENDEVA SU INTERNET ATTREZZATURE DA GIARDINO CINESI CON MARCHI CONTRAFFATTI

23 Settembre 2013 admin CRONACA, Nera 40

Alessandria – Un fruttivendolo di Vercelli con tanto di sito internet importava dalla Cina attrezzature per il giardinaggio con marchi contraffatti. È stato scoperto dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Alessandria, dopo una lunga ricerca estesa in tutto il territorio nazionale avviata diversi mesi fa, concernente l’illecito commercio di attrezzature agricole e da giardinaggio. L’indagine, nata con l’individuazione di un sito Internet dove si favoriva la vendita a basso prezzo di prodotti recanti marchi di aziende leader del settore, ha consentito di sequestrare, su disposizione della Procura della Repubblica di Vercelli, complessivamente ben 333 fra motoseghe, decespugliatori, motozappe oltre a numerosi pezzi di ricambio, tutti similari a quelli originali ma contraffatti anche mediante l’apposizione di una falsa marcatura CE.
Dopo essersi assicurati anche la collaborazione di personale tecnico delle case madri, i militari hanno così individuato, dapprima un consistente carico di merce appena importato nonchè giacente negli spazi doganali e poi, con l’ausilio dei reparti del Corpo, i clienti, dislocati in altre regioni, che avevano acquistato le attrezzature.
La pericolosità di tali materiali per la salute e l’incolumità fisica (erano, fra l’altro, sprovvisti della prevista certificazione attestante la sicurezza) ha indotto l’A.G. a ordinarne il sequestro anche presso gli acquirenti finali nonché a disporre la chiusura del sito internet utilizzato per la commercializzazione.
L’autore della truffa è stato denunciato per vari reati, fra cui l’introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, la frode nell’esercizio del commercio, la vendita di prodotti industriali con segni mendaci nonché per illeciti ai fini del Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro o del Codice del Consumo..
L’interessato sarà oggetto anche di un’attività ispettiva ai fini fiscali attesa la qualifica di “evasore totale” per la mancata presentazione, dall’anno 2008 in poi, delle dichiarazioni obbligatorie.