4a Giornata Lega Pro Seconda Divisione
Alessandria 4 – Castiglione 1
Alessandria – L’Alessandria gioca la miglior partita e il miglior calcio da un anno a questa parte; suda, corre, soffre, trova Taddei ispirato e annienta al Mocca quel Castiglione che l’anno passato ci aveva battuto e fatto capire quanto fossimo fragili e presuntuosi. Si veniva da una settimana difficile e i Grigi hanno trovato l’antidoto ai veleni inoculati da chi pensava o sperava in qualche clamoroso avvicendamento. E l’antidoto è stato la voglia di soffrire dei giocatori che, anziché specchiarsi, si sono fatti ammirare per le qualità e le caratteristiche di ognuno. Il buon Egidio stavolta opta per un centrocampo “a quattro” (Valentini e Cavalli centrali con Spighi e Mora esterni), i tre dietro davanti a Poluzzi sono Mariotti a destra, Viviani centrale e Cammaroto a sinistra; Taddei gioca fra le linee in appoggio alle punte Rantier e Scotto. Solito quarto d’ora di studio con l’Alessandria che prova a saggiare l’avversario in cui c’è da registrare solo uno spunto di Mora (12’) e una punizione dal limite dell’ex (erano quattro fra i mantovani) Rossi. Al 18’ Taddei fa il numero in area ospite e Valentini appoggia in rete da pochi passi. Tre minuti dopo la difesa mandrogna si fa presepe vivente su una punizione subìta dalla tre quarti e Curcio, ex nerostellato, ribatte nella rete dell’incolpevole Poluzzi. Psicodramma o squadra vera? Buona la seconda. E Taddei inventa una palombella dal limite con un sinistro forzato ma efficace, di alta scuola. Poi Mora al 39’ travolge il malcapitato Gambaretti e libera in area ancora il nostro n° 10 che spara sul portiere in uscita. Poi due occasioni per l’altro ex Chiazzolino di cui però solo la prima (è il 42’) grida vendetta. Un primo tempo che vede solo a tratti un’Alessandria coraggiosa, più umile, corta e determinata. Il secondo tempo si apre con i Grigi ancora in palla e al 13’ st Rantier, in ombra fino a quel momento, batte di sinistro dal limite una punizione magistrale che incanta lo stadio: è tre a uno e da quel momento, al contrario del solito, nella fattispecie, l’Alessandria diventa padrona assoluta del campo. 24’ st Rantier: girata in area e traversa, poi dieci minuti dopo Mora è devastante a sinistra e Gambaretti lo abbatte: rigore trasformato da Cavalli. Marconi, c’è anche lui, tira da fuori un colpo un po’ pretenzioso anche se improvviso e Poluzzi si fa uccellare da un innocuo rasoterra che gli passa colpevolmente sotto il piede ma rimedia alla grande. Chiude ancora Rantier al volo su assist di Mora ma la conclusione è parata. Adesso si prepara una settimana nella quale i detrattori se ne stanno rintanati e la squadra deve continuare con la cultura del lavoro e dell’intensità per incontrare e giocarsela alla pari domenica prossima contro la capolista Real Vicenza.
Le pagelle
Poluzzi 6 – Impeccabile nelle poche occasioni in cui è chiamato in causa. Poi al 42’ st una leggerezza su un facile disimpegno regala una ghiotta quanto immeritata palla gol al Castiglione. Rimedia con un doppio prodigioso intervento ma la porta sud gli porta sgarro.
Mariotti 6 – Ha dalla sua il mestiere e da centrale destro non incanta ma fa il suo.
Cammaroto 5,5 – Non convince neppure oggi né in fase difensiva né, tanto meno, in appoggio. Una grande chiusura difensiva centrale e balbettii per tutta la partita.
Cavalli 6,5 – Quando i compagni si muovono senza palla regalandogli più soluzioni d’appoggio anche lui gioca con più tranquillità e sbaglia quasi niente.
Viviani 6,5 – Non è bello da vedere, sbuffa, fa la guerra per tutta la partita ma è anche efficace. Il migliore della difesa, nettamente. In attesa del mancino e reattivo Sirri.
Mora 7 – Fa cose importanti sulla fascia e potendo ripartire più avanzato ha momenti di calcio di categoria superiore. A difendere se la cava e se impara ad amministrarsi con più equilibrio sarebbe il nostro giocatore-top.
Spighi 6,5 – L’omologo destro di Mora è più tecnico ma non meno positivo.
Valentini 6,5 – Un giocatore onesto, generoso e di sostanza, dotato della fisicità della mezz’ala e si fa trovare generosamente libero nell’area altrui con buona ripetitività. Suo il primo gol.
Scotto 5,5 – Nei movimenti senza palla non eccelle e, per essere una seconda punta, non dialoga continuativamente con i compagni di reparto. Si sfianca generosamente ma spesso perde lucidità.
Taddei 8 – Gioca fra le linee e fa cose geniali. Se la squadra gira lui fa girare gli avversari.
Un gran gol, un assist, almeno altre quattro giocate sontuose. Artista del prato verde.
Rantier 7 – Il primo tempo non incanta poi il suo mancino su punizione delizia il Mocca e da lì in poi ammiriamo il giocatore che tutti si aspettano.
Dal 37’ st. Marconi sv
Dal 40’ st Tanaglia sv
Dal 44 st Caciagli sv
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