MAGO ZAC DICE CHE COSA BISOGNA E NON BISOGNA FARE MA FINISCE PER PRENDERE UN GRANCHIO DIETRO L’ALTRO. POI PARTE FERRARIS CHE “INTERPRETA” LA LEGGE SUL DISSESTO
di Cagliostro
Alessandria – Forse Mago Zac dimentica che la bonifica del rendiconto 2011 – come dichiara al solito sito compiacente – non è più di competenza del Comune perché ci sono i commissari dell’Osl che sono lì per mettere a posto proprio i conti fino al 31 dicembre 2011. Inizia male l’intervista del ragioniere capo del Comune di Alessandria e continua peggio. Infatti quando spara contro la precedente amministrazione (per che cosa, alla luce degli ultimi riscontri, non ci è dato sapere) dimentica che questa amministrazione, di cui è il contabile, un anno fa ha rinunciato inopinatamente a 15 milioni cash da parte di Iren per il contratto di concessione del servizio di raccolta rifiuti, e a 7,5 milioni di credito per il contratto firmato a suo tempo da Enrico Mazzoni – quando era assessore ai lavori pubblici della Giunta Scagni – e Coop Sette per la costruzione del secondo ponte sul Bormida. Altro che risanamento, caro il mio fratello Antonello del Grande Oriente d’Italia, fido scudiero della sindaca socialcomunista. Ma fratello Antonello, nell’intervista al sito compiacente, insiste pervicacemente (si vede che è proprio disperato ed ha finito gli argomenti) e dice di dover ricostruire il bilancio 2011 (ancora!, ma lo fa apposta?), dimenticandosi che ormai tutta la contabilità anteriore al 31.12.11 è competenza dei commissari (repetita iuvant). Poi cita le cartolarizzazioni, cioè l’attività di liquidazione degli immobili comunali da parte della partecipata Valorial. C’è da dire che, con Vandone, il giochino funzionava perfettamente perché allora il Comune ha incassato qualcosa come 42 milioni, contro i 3,5 di questa Giunta per la vendita della colonia di La Salle in Val d’Aosta. Poi interviene l’assessore di Confindustria (certo che fra massoni del Grande Oriente d’Italia e rappresentanti degli industriali, questa è proprio una Giunta vicina ai lavoratori!) Matteo Ferraris secondo il quale la legge sul dissesto prevede che il risanamento duri cinque anni. Se lo dice lui! Gli è che la gente aspetta risposte e non proclami propagandistici, azioni concrete e non dichiarazioni d’intenti. Per esempio: perché questa Giunta ha chiuso Al.Tri la partecipata dedicata all’incasso dei tributi e non mette mano, all’incasso di Imu e tares e, per gli anni addietro, ici e tia, riferiti ai 3300 immobili fantasma scoperti e accatastati nel 2011? Certo, per fare queste cose bisogna lavorare e per i nostri politici di sinistra, ex ferrovieri baby pensionati, o nella vita emeriti nullafacenti, lavorare – come dicono a Milano – l’è düra!… Ma anche ad Alessandria.
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