CI PIACE VINCERE MA NON CI RIUSCIAMO
Pergolettese 1 – Alessandria 1
Crema (CR) – Il campionato dei Grigi è partito con un pareggio esterno contro una neo promossa in quel di Crema. Spalti piacevolmente gremiti dal pubblico di casa con una buona rappresentanza ospite. La squadra di Tacchinardi si schiera con un 3-5-2 a specchio rispetto all’Alessandria che parte con Scotto e Taddei punte, Cavalli centrale basso con Mora e Valentini mezze ali, Sabato e Spighi esterni, Cammaroto, Viviani e Sirri difensori centrali e Poluzzi in porta. I padroni di casa schierano Sambugaro appena ingaggiato e la stella Jeda in panchina. I Grigi passano dopo appena 6 minuti grazie ad un diagonale da destra di Spighi, ben ispirato da Mora, che buca Grandi sul secondo palo. Al quarto d’ora i Gialloblu si rianimano e prendono in mano le redini del gioco sfiorando il pareggio con Ferri che si mangia un gol sbagliando in solitudine il facile tocco nell’area piccola. Poi arriva (è il 23’) il duplice errore dello svagato Cammaroto che regala il rigore, poi trasformato da Bertazzoli. Da lì fino al riposo la partita è piacevole con ribaltamenti di fronte ma sostanzialmente non succede più niente tranne l’uscita di Sirri, infortunato, rilevato da Feliciotto che va a fare la mezzala, Mora sulla fascia sinistra e Sabato arretra sulla linea dei tre difensori centrali . Dopo il riposo buona partenza dei Grigi che si guadagnano il rigore (6’) con Scotto ma Taddei si fa parare il tiro dal giovane Grandi. Da quel momento è un monologo dei padroni di casa che con Bardelloni al 12° centrano la traversa a portiere battuto e al 31° il centravanti di casa si mangia una buona occasione. Quindi la pressione gialloblu si allenta e Valentini batte di testa alto su corner (è il 39’) e Pio Rantier legge bene la traiettoria di un rinvio di 50 metri della propria difesa e prende il tempo al suo controllore, entra in area avversaria ma il suo diagonale finisce fuori di poco a portiere battuto. Piccolo passo avanti dei Grigi in fatto di personalità ed autorevolezza rispetto alle partite di Coppa Italia, ma lasciare l’iniziativa per un’ora buona di gioco agli avversari è un po’ troppo e la squadra si fa sorprendere spesso, troppo lunga sul campo. Bene Mora e Sabato nonostante chiamati a interpretare ruoli diversi dopo l’infortunio di Sirri, benino Poluzzi, Cavalli, Viviani e Spighi il quale però si spegne nel secondo tempo, Taddei è un grande anche se lo si vede a sprazzi mentre Scotto fa la guerra là davanti ma non sembra a suo agio da prima punta. Preoccupante invece la mancanza di reattività di Cammaroto il quale, sulla carta, era accreditato come un baluardo della difesa ed ora sembra il problema di una difesa che non brilla benché, almeno numericamente, dovrebbe essere sigillata. Ancora una volta questa squadra si è fatta rimontare e poi si è disunita. Le dichiarazioni del dopopartita dei protagonisti sono improntate su un cauto ottimismo, adesso non possiamo che battere la Torres, un’altra matricola, e poi ci aspettano una serie impegni che, sulla carta, non sembrano proprio delle passeggiate.
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