FRIULI 1945: I COMUNISTI FUCILARONO 22 PARTIGIANI CATTOLICI, LIBERALI E SOCIALISTI. IL LORO CAPO, UN VOLGARE ASSASSINO, MARIO TOFFANIN “GIACCA”, FU GRAZIATO DA PERTINI NEL 1978 E GLI FU PERFINO RICONOSCIUTA LA PENSIONE INPS
Le Malghe di Porzûs, località del Friuli sono diventate tristemente famose poichè furono teatro di orrendi crimini, perpetrati da partigiani contro altri partigiani. Era il 7 e 8 febbraio 1945 quando un centinaio di partigiani comunisti trucidò ventidue partigiani cattolici e socialisti che avevano la sola colpa di essersi rifiutati di combattere, come volevano Togliatti e Longo insieme al Partito Comunista Italiano, con le truppe slave di Tito, dichiarando apertamente in varie riunioni, di voler combattere solo per l’Italia e la Libertà. Erano i ragazzi appartenenti alla Brigata Osoppo e a loro va il nostro ricordo deferente. L’evento – spesso definito uno dei più tragici e controversi della Resistenza italiana – fu ed è tuttora fonte di numerose polemiche in ordine ai mandanti dell’eccidio e alle sue motivazioni. Le vicende legate a Porzûs hanno travalicato il loro contesto locale fin dagli anni in cui si svolsero, entrando a far parte di una più ampia discussione storiografica, giornalistica e politica sulla natura e gli obiettivi del PCI in quegli anni, nonché sui suoi rapporti con i comunisti jugoslavi e con l’Unione Sovietica. Tra gli assassinati, Guido Pasolini, fratello minore del grande intellettuale e il comandante Francesco De Gregori, omonimo e zio del cantautore. Avvenne che mercoledì 7 febbraio 1945 alle 14.30 nelle malghe di Porzùs, in provincia di Udine, dove aveva sede il comando Gruppo Brigate est della Divisione Osoppo, formata dai cosiddetti “fazzoletti verdi” della Resistenza, giunsero cento partigiani comunisti, agli ordini di Mario Toffanin detto Giacca, sotto le false spoglie di sbandati in cerca di rifugio dopo uno scontro con i nazifascisti. In realtà era una trappola. Il messaggero del gruppo agli ordini di Toffanin fu Fortunato Pagnutti “Dinamite”, un partigiano del quale sia i garibaldini che gli osovani si fidavano, avendo già svolto incarico di staffetta fra i due reparti. Ventidue partigiani della Osoppo furono assaliti e uccisi. Nel 1954 la Corte d’Assise di Lucca irrogherà tre ergastoli e 777 anni complessivi di prigionia ai responsabili. Ma i tre autori principali dell’eccidio erano già fuggiti in Jugoslavia. Toffanin nel 1957 fu condannato all’ergastolo per l’eccidio di Porzus, ma si nascose prima in Yugoslavia e poi in Cecoslovacchia protetto dai comunisti. Nel 1978 fu graziato dal presidente Sandro Pertini. A differenza di molti eroici combattenti italiani e di molti internati militari italiani deportati nei lager tedeschi, il pluriassassino Toffanin percepì sempre la pensione di guerra: tessera Inps VOS 04908917 per un importo che nel 1979 era di 672.270 lire mensili pari a circa 2.000 euro di oggi.
Com’è stato possibile garantire a simili carnefici l’immunità? Chi li ha coperti? La verità è che il PCI alla fine della guerra era il partito di gran lunga più organizzato, la sua posizione era di assoluto predominio rispetto a quella degli altri partiti. Le cause di questo sono molteplici. Vediamo di elencarne alcune:
- il PCI era l’unico che poteva vantare una capillare organizzazione su tutto il territorio. Organizzazione che, sia pure di modeste dimensioni, era riuscito a tenere in piedi anche durante il Fascismo;
- il PCI godeva di importanti risorse finanziarie: in parte derivanti dalle rapine effettuate durante e dopo la Resistenza, in parte frutto del massiccio aiuto economico che proveniva dall’URSS;
- il PCI era riuscito ad avere praticamente il controllo del CNL e della sua organizzazione. e ciò in seguito al terrore degli ultimi anni;
- il PCI era riuscito a far entrare nelle sue file un grossa fetta di ex-fascisti che avevano optato per tale scelta pur di salvare la vita;
- il PCI poteva vantare un programma ben preciso e di lunghe vedute, già collaudato in Russia. Gli altri partiti avevano solo ideali e ben poco d’altro;
- il PCI era maestro nella calunnia e nella menzogna, ‘qualità‘ che aveva affinato a lungo alla scuola sovietica e che unite alla mancanza di scrupoli e alla ferocia assassina ne facevano una forza molto temuta dagli avversari.
Per nostra fortuna si trovava in un territorio occupato dagli americani e, in base al trattato di Yalta, assegnato al loro controllo.
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