SE LA MATEMATICA NON È UN’OPINIONE, SECONDO I DATI INCROCIATI DEI COMMISSARI E DI MAGO ZAC IL DEBITO NETTO, A TUTTO IL 2011, È DI SOLI 5 MILIONI, CON BUONA PACE DI QUALCHE TRISTE ESPONENTE DEL PD LOCALE.
E PER 5 MILIONI HANNO VOTATO IL DISSESTO!
E POI CHE FINE HA FATTO LA PAR CONDICIO CREDITORUM?
di Piero Giacobone
Alessandria – Ora che i tre commissari dell’Organismo straordinario di liquidazione hanno certificato che il debito lordo (non compensato dal credito) è di circa 96 milioni, quindi molto inferiore a quello di 216 sempre strombazzato da Rita Rossa e “dimagrito” del 55,6% (da circa 216 a circa 96 milioni), ora che dai 123 milioni di residui attivi risultati al ragioniere capo Zaccone sono stati tolti i 32 che Ansaldi aveva già pagato – saldando al 100% fatture di un centinaio di fornitori – ad aprile 2012 (per i quali il Comune di Alessandria si è insinuato nei confronti dell’Osl), i residui attivi del Comune di Alessandria a tutto il 31 dicembre 2011 ammontano a circa 91 milioni (123 – 32). È pertanto logico dedurre che il debito netto (debito lordo compensato dai residui attivi) è di circa 5 milioni. E per soli cinque milioni di debito è stato approvato il dissesto e si vogliono pagare i creditori al 50%?
Ma non basta perché in questa commedia all’italiana, l’unico soggetto che non è stato interpellato è proprio il ministro dell’interno, cioè il responsabile del dicastero che gestisce la “Pratica-Alessandria”. E non abbiamo ancora capito se Alfano non è stato coinvolto nella storia perché conta come il due di picche o perché si è smarcato per motivi che ignoriamo.
“Sì, è strano – ci ha detto Piarcarlo Fabbio, ex sindaco di Alessandria ed ora capo della minoranza in Consiglio Comunale – che l’unico Ministro non citato nel comunicato del Sindaco sia proprio Alfano. Tutta la vicenda appare come un fatto privato del PD”. Infatti, dopo la comparsata dei senatori Borioli e Fornaro, che già hanno tentato di allungare a due anni il tempo di riequilibrare stabilmente il bilancio, la Sindaca fa sapere con certezza che l’onorevole Letta, il Ministro Saccomanni e qualche dirigente dell’”Interno” sono pronti a sostenere le esigenze della sua Giunta “Incapace – aggiunge Fabbio -, dopo 15 mesi di Governo, di presentare uno straccio di Bilancio a norma di Legge”. Per la verità Mago Zac uno straccio di bilancio l’ha fatto, ma è falso! Al punto che i dirigenti romani, pur condizionati dal Pd, non hanno potuto fare a meno di respingerlo al mittente. Ma gli altri protagonisti della vicenda sono i creditori rimasti che dovrebbero accontentarsi di incassare il 50% di quanto spetta loro a fronte di un debito netto del Comune di Alessandria che risulta trascurabile. Inoltre c’è da tener conto della “Par condicio creditorum” secondo la quale i creditori hanno uguale diritto di essere soddisfatti sui beni del debitore, per cui non si capisce perché quelli saldati da Ansaldi da gennaio ad aprile 2012 siano stati soddisfatti al 100%, mentre gli altri, da aprile in poi, dovrebbero accontentarsi della metà. Fra l’altro i pagamenti fatti da Ansaldi dimostrano che la Giunta precedente pagava bene e nei tempi medi per un ente locale, mentre questa Giunta di sinistra non paga niente e se paga, lo vuol fare al 50%.
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