“BERLUSCONI È UN UOMO DI MARKETING, PER LUI LA POLITICA È UN PRODOTTO DA FARE ARRIVARE CON I CAMION, METTERE NEI SUPERMERCATI E POI CERCARE DI VENDERE. UN UOMO DI MARKETING SA CHE PUOI VENDERE FINO A UN MILIARDO DI LATTINE DELLA COCA COLA, MA CHE PER VENDERE DI PIÙ DEVI INVENTARTI UN MARCHIO NUOVO, COME COCA COLA LIGHT O COCA COLA ZERO”.
Alessandria – Cosa pensa Gigi Moncalvo, il noto giornalista nostro conterraneo (gaviese di nascita ma ora novese come il senatore Bondi), già capo servizio al Corsera, poi direttore de La Padania e capostruttura Rai della possibile discesa in campo di Marina Berlusconi? In un’interessante intervista pubblicata oggi su “Il sussidiario.net” http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2013/8/14/MARINA-BERLUSCONI-Moncalvo-la-sua-candidatura-E-un-brand-come-la-Coca-Cola-Zero/419479/
Pietro Vernizzi gli ha chiesto come potrebbe essere intesa la candidatura della primogenita del Cavaliere: “La candidatura di Marina –dice Moncalvo – è un modo per mantenere nel supermarket elettorale il brand Berlusconi e continuare a farlo rendere. È un po’ come l’invenzione della Coca Cola Zero, il nome è diverso ma il brand è sempre lo stesso”. Tuttavia Marina smentisce e dice che non se ne parla proprio, che lei in politica non scenderà mai. Ma Moncalvo non ci casca: “La smentita di Marina Berlusconi fa parte di un lento ma rapido avvicinamento alle elezioni. È un modo attraverso cui il Cavaliere mette in campo tutti i carichi che ha nella pesante partita che sta giocando con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Le smentite di Marina – spiega il giornalista – sono le stesse che fa anche Berlusconi, il quale un giorno dice una cosa e il giorno dopo spiega che tutti hanno capito male”. E su Berlusconi: “Berlusconi è un uomo di marketing, per lui la politica è un prodotto da fare arrivare con i camion, mettere nei supermercati e poi cercare di vendere. Un uomo di marketing sa che puoi vendere fino a un miliardo di lattine della Coca Cola, ma che per vendere di più devi inventarti un marchio nuovo, come Coca Cola Light o Coca Cola Zero”. L’analogia con la candidatura di Marina è fin troppo evidente e Moncalvo spiega: “Siamo di fronte alla stessa idea: sulla scheda ci sarà scritto il nome Berlusconi, e la gente non starà a fare distinguo sul fatto che sia Silvio o Marina. Le notizie su una discesa in campo di Marina, con relativa smentita, non sono altro che un modo per continuare a essere sulle prime pagine tutti i giorni con il brand ‘Berlusconi’. È la stessa strategia che ha tentato di adottare Renzi, che ha creato il marchio e l’attesa del prodotto, ma poi non ha portato il marchio al supermercato della politica perché non si è candidato. Berlusconi invece è stato più furbo perché, a differenza di Renzi, tiene il brand sempre vivo. È la stessa strategia che ha adottato quando ha detto che avrebbe candidato Alfano o organizzato le primarie, e poi ce lo siamo trovati di nuovo candidato. Questa volta, poiché non può candidarsi, minaccia di mettere al suo posto la figlia Marina. La filiera dei Berlusconi è quindi lunga, e il Cavaliere continuerà a fare politica, nel senso che continuerà a tenere comizi e comparire in televisione nelle vesti di segretario del partito. Bisognerà a quel punto vedere che cosa accadrà con la commissione di vigilanza”.
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