LA GIUNTA DICHIARA IMPIGNORABILI TUTTI I BENI DI AMIU MENTRE LA LEGGE DICE UN’ALTRA COSA. MA SOPRATTUTTO, PER APPROVARE LA DELIBERA 196, FA LEVA SULLA SENTENZA DEL TRIBUNALE CONTRO LA QUALE HA FATTO RICORSO!
di Max Corradi
Alessandria – Dopo le ultime esternazioni pubblicate ieri sul foglio della Fiat dobbiamo, nostro malgrado, intervenire ancora una volta per riportare i termini della questione nell’ambito della normalità. Lo faccio io perché il nostro direttore, che pure è tetragono a qualsiasi sforzo fisico ed intellettuale, ed a qualsiasi forma di stress, saputo che gli toccava scrivere di nuovo su Rita Rossa che spara sciocchezze su Amiu si è rifiutato: “Almeno a Ferragosto lasciatemi in pace” ci ha detto. E allora eccomi qua a cercare di interpretare il Rossapensiero tradotto dalla solita cronista. La disputa è se i creditori possano o meno pignorare i beni di Amiu. In ciò che si legge colpisce il contorcimento mentale messo in campo per licenziare la delibera di Giunta 196 del 16 luglio scorso (circa un mese fa), votata dalla sindaca Rossa e dagli assessori Falleti, Ferralasco, Ivaldi, Lombardi, Barrera e Oneto, con la quale è stato deciso che tutti i beni di Amiu in liquidazione sono impignorabili. È bene ricordare a questo proposito che circa un anno fa questa Giunta aveva tolto ad Amiu alcuni servizi accessori che potevano essere forniti anche a clienti diversi dal Comune di Alessandria, senza il quali, ora, Amiu è a tutti gli effetti fornitore di un unico cliente, il Comune di Alessandria, assumendo le caratteristiche di un ente pubblico, mentre prima stava sul mercato. Di qui la sentenza del Tribunale che ha respinto l’istanza di fallimento. Ma l’articolo 159 del Tuel parla solo di soldi e recita in proposito: “Non sono soggette ad esecuzione forzata, a pena di nullità rilevabile anche d’ufficio dal giudice, le somme di competenza degli enti locali destinate a: a) pagamento delle retribuzioni al personale dipendente e dei conseguenti oneri previdenziali per i tre mesi successivi; b) pagamento delle rate di mutui e di prestiti obbligazionari scadenti nel semestre in corso; c) espletamento dei servizi locali indispensabili”. In sostanza di pignorabili ci sono solo i beni mobili e immobili contrariamente a quanto scrive la cronista. Ma questo dimostra che la delibera di Giunta è sbagliata (e te pareva!), mentre ci stupisce molto che questa Giunta, per avvalorare la sua decisione, faccia leva sulla sentenza del Tribunale che ha respinto l’istanza di fallimento, sentenza contro la quale la stessa Giunta ha fatto ricorso! Inoltre si legge anche che gli sforzi di questa maggioranza sono tesi a garantire il servizio e la salvaguardia dei posti di lavoro, mentre tenta la fusione di Amiu ed Aral (andando contro la legge che lo vieta, ma fa li stess) senza nessuna garanzia scritta per i lavoratori, cosa che invece aveva preteso Vandone quando, per la gara di raccolta e trasporto rifiuti, aveva fatto inserire nel contratto la clausola di salvaguardia dei posti di lavoro.
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