TORNANO AL COMUNE I SERVIZI ASSEGNATI A COSTRUIRE INSIEME E QUASI CERTAMENTE SARANNO LASCIATI A CASA 65 PRECARI. LA STRAGE CONTINUA. RITA ROSSA DEVASTANTE COME GENGIS KHAN. E I SINDACATI CONFEDERALI DORMONO.
Alessandria – Ad un anno dalla costituzione, “Costruire Insieme”, la partecipata nata da una costola di Aspal, poi messa in liquidazione, continua ad essere un rompicapo. Ora con una delibera di giunta, la 207, Rita Rossa e i suoi optano per il ritorno al Comune dei servizi “esternalizzati” a suo tempo proprio a Costruire Insieme. Se ne è discusso ieri in due commissioni; domani, giovedì, voto in aula. “Noi diremo di no – dice Piercarlo Fabbio, capo dell’opposizione – perché si lasciano ancora persone a casa. Il vero problema è che la maggioranza del sindaco Rita Rossa deve iniziare a dire la verità e non sempre e solo bugie. Con questa operazione infatti – spiega l’ex primo cittadino di Alessandria – si taglia ancora e sempre, togliendo a un’azienda i servizi per cui era nata sulle ceneri della precedente mandata in liquidazione. Il tutto per non dover dichiarare illegittimi tutti gli atti fin qui adottati”. Sembra proprio che il rischio più grosso interessi la sorte di parecchi lavoratori. “A rimetterci – spiega Fabbio – è una settantina di precari che vedono sfumare la promessa della stabilizzazione, mentre Alessandria resta con un’offerta sempre più ridotta per una fascia, come quella 0-6 anni, particolarmente importante. Un’altra strage, dopo quella del Sit; un altro percorso tortuoso per arrivare al nulla”. Qualche giorno fa la sindaca aveva strombazzato ai quattro venti che la Corte Costituzionale aveva decretato la legittimità di Costruire Insieme. Naturalmente era l’ennesima panzana, ben stigmatizzata dal consigliere di minoranza Emanuele Locci. Ora arriva la delibera comunale che smonta e rimonta. E i sindacati? In un comunicato dell’Unione Sindacale di Base si legge che “’Azienda Speciale Costruire Insieme da azienda efficiente, passerà a un contenitore clientelare colmo di rami secchi, del resto una giunta di dilettanti allo sbaraglio non poteva che distruggere l’unica azienda partecipata nata con il principio dell’efficienza”. Ma nel comunicato, il sindacato indipendente (gli altri, quelli confederali, non li citiamo per non aggravare la nostra gastrite) rincara la dose: “Purtroppo i consiglieri comunali giovedì 8 agosto dovranno votare la reinternalizzazione dei servizi scolastici, questo comporterà la condanna di 65 precari addetti al servizio e, visto l’accordo sottobanco tra amministrazione e Cgil, si preferisce buttare in mezzo alla strada molte famiglie che sicuramente faranno la spesa con la solidarietà dell’assessore Gotta”.
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.