LA LEGGE NON LO CONSENTE, MA IL MINISTRO DEGLI INTERNI HA FATTO SAPERE CHE IL COMUNE DI ALESSANDRIA PUÒ PRESENETARE IL BILANCIO STABILMENTE RIEQUILIBRATO DEL 2012 IL 15 OTTOBRE PROSSIMO, CON UNO SLITTAMENTO DI DUE MESI RISPETTO AI TERMINI DI LEGGE. CONTINUA L’AGONIA!
di Andrea Guenna
Alessandria – Mago Zac ce l’ha fatta. A forza di insistere, sornione e tenace, dopo le ripetute bocciature da parte del Ministero dell’Interno del bilancio del Comune di Alessandria per il 2012, ha ottenuto la tanto sospirata proroga per la presentazione del bilancio che non potrà tuttavia essere stabilmente riequilibrato. In un comunicato stampa diramato oggi dal Comune di Alessandria (che la signora Inetti non ci manda ma che noi abbiamo lo stesso…, fin che dura) si legge che “Il Ministero dell’Interno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, ha comunicato oggi che la Commissione per la Stabilità Finanziaria degli Enti Locali, nella seduta del 30 luglio scorso, all’unanimità, ha deciso di concedere al Comune di Alessandria una proroga al 15 ottobre per l’invio della risposte ai rilievi e alle richieste istruttorie inerenti l’ipotesi di Bilancio stabilmente riequilibrato per l’anno 2012”. Cosa significa? Innanzi tutto che la scadenza di agosto si sposta di due mesi in attesa che Zaccone reperisca le risorse per riequilibrare il bilancio, quindi che continua un’inutile agonia del Comune di Alessandria, senza risorse e senza prospettive, un’agonia che pagano soprattutto i lavoratori dipendenti di partecipate e Comune. Quella di posticipare la presentazione del rendiconto 2012 è una decisione contra legem che favorisce una proroga resa possibile da un emendamento presentato da Borioli e Fornaro (Pd) che ha fatto inserire un nuovo comma al decreto convertito in legge dal Parlamento. Il nuovo comma consente ai Comuni in dissesto di arrivare al riequilibrio finanziario in due anni anziché in uno ma, non essendo la legge retroattiva (a meno che, solo nel diritto amministrativo, la retroattività sia espressamente prevista dal testo di legge), ed essendo stato votato il decreto il 7 giugno scorso, gli effetti della norma decorrono da quella data e non dal luglio 2012, quando Alessandria ha approvato il dissesto. Ma tant’è, il ministro Alfano, che era evidentemente distratto (ma quanto è distratto questo Alfano, stia più attento perdindirindina!), ha consentito una proroga nei termini temporali allungando il periodo di presentazione del rendiconto 2012. Così, dopo che Mago Zac aveva implicitamente ammesso l’impossibilità di riequilibrare il bilancio affermando che “il Comune si trova nella possibilità di raggiungere un equilibrio finanziario a Bilancio a decorrere dal primo esercizio post dissesto (2012) esclusivamente con ricorso alla iscrizione di competenza della posta di insinuazione del credito privilegiato alla massa passiva del dissesto”, cioè inserendo una posta che non è ripetibile ma straordinaria, da Roma il “Ministro Retroattivo” Alfano, non tenendo conto del disastro alessandrino, un disastro che ha bisogno di una sterzata forte per quanto riguarda la gestione della cosa pubblica, consente di dare tempo facendosi beffe di una legge approvata non più tardi di due mesi fa, cioè quando era già Ministro dell’Interno! Ha concesso giusto il tempo di fare incancrenire i pessimi conti pubblici del Comune di Alessandria.
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