Casale Monferrato (AL) – In molti hanno preso parte all’itinerario di Percorsi in città sulle tracce di Giuseppe Raffaele Vitta, banchiere e mecenate casalese a cavallo fra XIX e XX secolo, che si è tenuto giovedì 1° agosto, organizzato dal Museo Civico nell’ambito della rassegna Mo(vi)menti d’Arte. La visita guidata ha avuto inizio alle ore 21,00 a Palazzo Vitta: Milena Zanellati ha condotto i partecipanti tra gli ambienti dell’edificio nobiliare di via Trevigi, ammirando lo scalone d’ingresso realizzato su progetto dell’architetto Magnocavalli e decorato dai fratelli Galliari. Ci si è poi spostati nel Salone da ballo e nella galleria, affrescata con ritratti di uomini illustri dell’antichità, e nelle sale che si affacciano sulla via, le quali conservano ancora le originali porte settecentesche, dorate e impreziosite da intagli e sovrapporte con vedute marine. La visita è poi proseguita al Museo Civico per osservare le opere che il barone Giuseppe Raffaele Vitta donò nel 1916 all’Amministrazione comunale per arricchire il patrimonio museale. Dal prezioso Polittico spagnolo di inizio Quattrocento, alla raccolta di dipinti fiamminghi e olandesi e di busti romani, fino ai ritratti dei protagonisti del Risorgimento (la famiglia Vitta fu tra i finanziatori di Cavour che ricambiò facendo concedere ai Vitta il titolo nobiliare), la collezione è stata commentata da Alessandra Montanera, ricostruendone le origini e presentando la figura del donatore. Giuseppe Raffaele Vitta, grande mecenate e amatore d’arte, nacque a Lione e visse in Francia tra Nizza, Parigi ed Evian, portando avanti con successo gli affari di famiglia e al contempo instaurando profondi legami con artisti contemporanei come Auguste Rodin e Jules Cheret, che contribuirono alla decorazione delle sue dimore. La rassegna Mo(vi)menti d’Arte proseguirà giovedì 15 agosto alle ore 16,00 con un appuntamento dedicato a Carlo Vidua, collezionista e viaggiatore instancabile che nei primi decenni dell’Ottocento raggiunse l’estremo oriente del mondo, arrivando fino alla Nuova Guinea. Di questi viaggi, il Museo oggi conserva straordinari oggetti, alcuni dei quali potranno essere ammirati per l’occasione.
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