SALA E FERRARESE ALLE GIOVANILI – UNA “CATENA DI COMANDO” UN PO’ SGANGHERATA – MA, DI MASI, NON T’INCAZZI MAI? – CHI VA E CHI VIENE
Dal Mocca di Alessandria – In archivio anche l’ultima partita casalinga dei Grigi che hanno ospitato il Mantova e hanno ottenuto una vittoria striminzita, sia nel gioco che nel risultato. Ma, tant’è, alla vigilia dell’epilogo del campionato a Bellaria i numeri sono questi: Scusatis in 27 partite ha raccolto 40 punti mentre in 6 partite Notaristefano 11. Nelle stesse sei partite giocate contro gli stessi avversari (dalla partita contro il Monza a quella contro i Virgiliani) Scusatis aveva fatto 9 punti contro gli 11 del mister attuale. La differenza è enorme, perché 2 punti in più in 6 partite vogliono dire 12 in un campionato che farebbero, assommati ai nostri attuali 51, 63 punti raccolti durante la regular season, cioè primi o tutt’al più secondi già promossi ad una giornata dalla fine, con una squadra costruita male manomettendo un progetto, quello di Cardini, che aveva dato pochi frutti ma, in compenso, molto costosi. Ecco servito chi sostiene che la differenza tra un allenatore ed un altro è poca cosa. Di sicuro però solo l’attuale DS e la critica sportiva mandrogna potevano sopportare, supportare e gioire per le cafonate e i limiti professionali e caratteriali di Scusatis e del suo scudiero Bidonè. Si fosse però vinto il campionato, perlomeno non faremmo il conto della serva per scoprire quanto sia costato ogni punto in classifica in questa stagione perché, dopo una vittoria importante, spesso ci si dimentica di fare i conti. Maurizio Ferrarese, ex giocatore grigio di Amisano ed ex secondo di Sonzogni l’anno passato, ritorna in grigio, come già avevamo preannunciato, per ricoprire un importante ruolo tecnico al settore giovanile, mentre il nuovo responsabile generale sarà Sala, anche lui un ex, in arrivo dal Torino a fine giugno. Adesso attendiamo la fine dei campionati e il regolamento della Federazione in merito ai minutaggi e alla struttura del prossimo campionato di terza divisione per buttarci sui nomi dei giocatori papabili. Di certo sappiamo che Notaristefano vuole giocare con la difesa “a tre“, sono in partenza Ferretti e Fanucchi mentre abbiamo altri 11 giocatori sotto contratto per il 2013/2014. Inutile dire che il difensore più continuo e quello che forse meglio si adatta alla difesa con tre centrali (Barbagli) ha il contratto in scadenza visto che nella furia, al nostro impareggiabile Menegatti, assieme a tante “spalmature” nocive, è sfuggita (manco a dirlo) quella che serviva davvero. Ma forse i suoi vecchi dirigenti si erano raccomandati di non prendere iniziative utili e gli hanno imposto invece solo quelle dannose. Peccato, perché dopo aver visto giocare la sua squadra per ben sette mesi, solo dopo le sconfitte contro Valle D’Aosta e Giacomense il nostro ha realizzato che diventava necessario cambiare l’allenatore…, incredibile! Nessun dirigente in quei sette mesi lo ha mai interpellato, gli ha posto dubbi sulla conduzione tecnica della squadra e, se l’ ha fatto, cosa mai gli avrà risposto il nostro simpatico Svicolone? Forse “casco in piedi”, oppure “l’appetito vien mangiando” o, meglio ancora “usiamo il noi al posto dell’io!”, e sì, perché Bella Stella è pure un fine intellettuale. Intanto domenica scorsa, durante la partita, è stato ripetutamente annunciato che al fischio finale i nostri giocatori avrebbero gettato le maglie da gioco in curva per salutare e gratificare il pubblico mandrogno. Appena sentito il triplice fischio i giocatori sono invece precipitosamente rientrati negli spogliatoi senza avvicinarsi alla Nord e lanciare le maglie perché, pare, alcuni sostenitori, durante l’incontro, avrebbero fatto chiaramente capire di non gradire l’omaggio. Ha parzialmente risolto l’impasse niente meno che Luca Di Masi portando le maglie alla curva ma nessuno della Nord le ha prese. Un chiaro incidente diplomatico, accaduto nonostante la venerazione di cui gode questo presidente da parte degli sportivi alessandrini. La curva Nord ha agito pensando “di pancia” così come i nostri giocatori. Il problema è che i tifosi lo fanno legittimamente, mentre i calciatori avranno avuto precise disposizioni per il dopo partita. Risultato: è dovuto andare il Patron in persona per mantenere quello che era stato pubblicamente promesso dallo speaker della Società. Ancora una volta chi non c’era, chi non era sul pezzo, chi se l’è data a gambe lasciando che il padrone della Società si risolvesse la grana aiutato dal Dottor Borio? Ma proprio quello che, per definizione, è preposto a trattare i problemi e gli accordi fra società e giocatori, cioè il DS. Ma Svicolone prima ha “svicolato a dritta” poi, come fa sempre, “ha svicolato tutto a mancina”, forse perché, nel frattempo doveva mettersi in viaggio per poter ultimare quei famosi 90.000 km all’anno che ci aveva solennemente anticipato a maggio mentre il suo compare “spaccava il Mocca e lo riempiva con la qualità del gioco”. Un consiglio per Menegatti: come dice la canzone “Prendi Mazzuoli e vai che nessuno ti fermerà…” mentre noi “prenderemo due piccioni con una fava”, in fondo siamo intellettuali anche noi.
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.