La Novese sta scomparendo dal calcio che conta (si fa per dire) sospesa fra retrocessione diretta e play out. La squadra – e soprattutto la società – è scollegata dal tessuto sportivo novese, a parte i dirigenti al vertice, nulla la comunicazione affidata a persone estranee all’ambiente. Ma le colpe sono a monte e sono causa della dissennata campagna acquisti estiva dopo la cacciata di Mossetti, Rondinelli e Soragna, tre giocatori fondamentali della compagine dell’ex Viassi. Poi è stato acquistato con ritardo Balacchi, squalificato per due turni, come noi avevamo preannunciato, per una questione di tesseramento della sua vecchia squadra. Ora si spera nel miracolo e in una eventuale vittoria in casa della Lavagnese, che lotta per i play off che in questa stagione non contano niente. Una notazione dobbiamo pur farla. Tranne la Novese, tutte le dirette concorrenti per i play out in fondo alla classifica stanno da qualche settimana vincendo contro squadre attrezzate. A pensar male, si fa peccato? E ancora. La vincitrice del torneo, il Bra di Daidola, per disputare la Seconda Categoria dovrà emigrare a Cuneo.
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