Quando la Novese vince in questo suo sfortunato torneo di serie D è una notizia da commentare con benevolenza e con gioia che si deve ad una società che ha fatto la storia del calcio piemontese con Casale, Alessandria e Derthona, per fermarci ai nostri paraggi. Che dire altro in una domenica felice per i tifosi quelli veri, fra cui molte giovani veramente appassionate e il vostro vecchio cronista che ne ha visto di cotte e di crude nel mondo del calcio. Quello che ci stupisce sempre assistendo ad una partita di calcio a Novi è la persistenza di molte voci critiche. Certo tutti gli itliani sono commissari tecnici della Nazionale, ma mentre si scende ad una calcio semi-paesano, immaginarsi ad un calcio minore, come se allenare una squadra di calcio fosse l’esrcizio più facile, specie nei momenti di difficoltà. E allora? Al Girardengo di Novi, siamo alle prese con osservatori attenti, ma silenziosi, come se assistessero ad una concerto alla Scala con suggerimenti non richiesti. Non parliamo certo di un tifo becero, ma di amore verso la squadra della propria cittadina. A Novi, quando gioca la squadra locale, vi è sempre molto tifo, ma è quello dei tifosi ospiti.
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