SEL SI SMARCA, A PAROLE, DALLA GIUNTA E CONDANNA FABBIO E VANDONE, DIMENTICANDOSI LA REALTÀ E CIOÈ CHE IL DEBITO L’AVEVA FATTO SANDRO TORTAROLO
di Andrea Guenna
Alessandria – Sull’onda delle dichiarazioni ballerine degli assessori Trifoglio, Barberis e Puleio, che parlano continuamente di dimissioni sfogliando la margherita, del tipo: mi dimetto, non mi dimetto, mi dimetto, non mi dimetto…, a fronte delle dimissioni date e subito sparite del ragioniere capo Antonello Zaccone, e quelle scritte ma non sottoscritte di Puleio, resta la tragedia dei dipendenti comunali e delle partecipate che stanno vivendo nella totale incertezza a causa della palese incapacità di questa Giunta a governare Alessandria. Molti sono senza stipendio, tutti o quasi col futuro incerto. Se per quanto riguarda le varie dimissioni annunciate, scritte e strombazzate, ma che si sono dimostrate finora solo carta straccia (sta a vedere che questi qua aspettano le elezioni e magari tagliano la corda dopo), in tutta questa tragedia di vero c’è un comunicato stampa di Sel Alessandria (ma in Sel c’è mica qualcuno che si fa di whisky?) a dir poco delirante. I seguaci mandrogni di Vendola che da sempre appoggiano questa Giunta di sciagurati, sciagurati pertanto anche loro, affermano che le aziende partecipate alessandrine sono state “distrutte dalla precedente amministrazione”, anche se non si capisce come, in quanto, fino a prova contraria, e basta chiedere ai diretti interessati, la precedente amministrazione fascio-camorrista, retta da Fabbio e Vandone, gli stipendi li ha sempre pagati. Quelle di Sel, e ci dispiace per le persone serie che vi militano e che stimiamo, sono affermazioni senza fondamento che non contribuiscono certo a fare chiarezza in tutta questa ingarbugliata vicenda. Infatti è noto che le partecipate vivano di luce riflessa del Comune, perché se dovessero stare in piedi con le loro forze cadrebbero in tre mesi, mese più, mese meno, a seconda del settore di competenza. Ricordiamo che il professor Luciano Vandone, da noi criticato da queste colonne per sue scelte politiche che non condividiamo, è pur sempre un ottimo pubblico amministratore e, all’onor del vero, ha incassato in quattro anni (perché ha dato le dimissioni prima della scadenza naturale del mandato a causa dell’inchiesta a suo carico della Procura della Repubblica) ben 46 milioni di risorse straordinarie (vendita della concessione delle farmacie, di 15 aree industriali, del servizio di ristorazione, ecc) e, se fosse rimasto in carica ne avrebbe totalizzato più di 60 (con la gara per la raccolta e trasporto rifiuti, una gara validissima che l’attuale sindaca ha annullato rinunciando al cospicuo incasso). Se la destra avesse vinto le elezioni, Vandone sarebbe rimasto al suo posto e sono certo che sarebbe andato avanti nell’opera di risanamento del Comune di Alessandria che il ragionier Sandro Tortarolo, vecchio militante comunista, Pds, Ds e Pd, assessore alle finanze della Giunta di sinistra dal 2002 al 2007, aveva ridotto piuttosto male, raddoppiandone l’indebitamento che è passato da circa 80 milioni (Giunta Calvo) a circa 160. Ma il comunicato di Sel, di cui siamo veramente curiosi di conoscere il fantasioso autore, continua con la solita frase strappalacrime che non dice niente e non incanta nessuno: “Siamo pienamente solidali con tutti i lavoratori del Comune e delle Partecipate e sosteniamo le loro battaglie e chiediamo alla Giunta alessandrina e al Sindaco che portino la sfida sulla progettualità e non sul bilancino dei tecnici”. Ci sia consentito, a questo proposito, di far notare all’autore del comunicato (ma è lui allora che si fa di whisky!) quanto sia stucchevole ed offensivo dirsi solidali coi lavoratori se si sta dalla parte dei carnefici. Ma lo sgomento aumenta quando leggiamo che il problema delle partecipate si deve risolvere politicamente quando tutti, a partire dai diretti interessati, sanno perfettamente che il problema si risolve solo con interventi amministrativi e quindi prettamente tecnici. Che li metta in pratica uno di destra o uno di sinistra poco importa, perché serve solo chi sa dove mettere le mani. Per fare certe cose, sinistra o destra, bisogna essere capaci e questi qua non li sono. Tutto qui.
IL COMUNICATO DI SEL
ASPA,TRA E PARTECIPATE, COMUNICATO SEL NUMERO DUE
I LAVORATORI IN PROTESTA HANNO RAGIONE, LE NOSTRE AZIENDE PUBBLICHE SONO UNA RICCHEZZA DA PRESERVARE.
ASPAL, TRA e le altre aziende partecipate alessandrine sono state distrutte dalla precedente amministrazione ma non si meritano di essere maltrattate in questo modo anche da una nuova amministrazione comunale verso cui tanti concittadini hanno riposto le loro speranze e continuano, nonostante le difficoltà e le crisi, a nutrirle. Per questo siamo pienamente solidali con tutti i lavoratori del Comune e delle Partecipate e sosteniamo le loro battaglie e chiediamo alla Giunta alessandrina e al Sindaco che portino la sfida sulla progettualità e non sul bilancino dei “tecnici”. Ma è la politica che deve dare le direttive e non diventino i tecnici il capro espiatorio della pavidità della politica. E’ ora di lasciarsi alle spalle la retorica mortifera del dissesto che non regge più – se mai ha convinto qualcuno – e potrà solo far collassare l’economia locale. I cittadini di Alessandria meritano di continuare a ricevere i servizi di qualità che le gloriose aziende pubbliche alessandrine hanno fornito loro nei decenni passati e chi fornisce questi servizi sono i lavoratori che non sono una controparte ma una ricchezza. Ai lavoratori si deve dare una speranza, ma una speranza concreta – coinvolgendoli in un piano complessivo di rilancio che li renda di nuovo partecipi e orgogliosi di contribuire al benessere dell’economia locale – di conservare il lavoro e il reddito, e non solo promesse alternate a risposte fredde e piccate di fronte alle organizzazioni sindacali che li rappresentano. E’ ora che torni in campo la politica ed è questo il progetto di Italia Bene Comune, la coalizione di centrosinistra guidata a livello nazionale da Pier Luigi Bersani, uno spirito che evidentemente in Alessandria fatica ancora ad attecchire. Il sospirato cambiamento promesso agli alessandrini in campagna elettorale lo scorso anno deve cominciare a concretizzarsi. Alessandria deve tornare alla normalità e deve dare speranza di futuro e benessere ai suoi cittadini e lo può fare solo il centrosinistra alessadrino, rinnovato nei suoi propositi genuini, che si imponga tanto contro l’autoritarismo letale del “partito dei tecnici” a cui è stato concesso troppo quanto contro la sterile inconcludenza dei mille populismi.
IL COMUNICATO DELL’UFFICIO STAMPA DEL COMUNE SULLE FANTOMATICHE DIMISSIONI DI PULEIO
CITTÀ DI ALESSANDRIA
UFFICIO STAMPA
Alessandria, 18 febbraio 2013
COMUNICATO STAMPA
Nella mattinata di oggi, lunedì 18 febbraio, l’assessore a Sistema educativo, comunità e benessere dei bambini, Sebastiano Puleio, ha consegnato al sindaco, Maria Rita Rossa, una lettera in cui rimette le deleghe a lui affidate dal primo cittadino.
La nota in questione risulta mancante della firma e della data e, pertanto, è irricevibile da parte dell’Amministrazione comunale. Il Sindaco ha contattato l’assessore Puleio che si è impegnato a formalizzare nella mattinata di domani le dimissioni.
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