LE NOTIZIE VERE LE DIAMO SOLO E SEMPRE NOI. NESSUN SEGRETO. SEMPLICEMENTE NOI SAPPIAMO DOVE SCOVARLE E CERCHIAMO DI FARE BENE IL MESTIERE DEL CRONISTA A DIFFERENZA DI QUALCUN ALTRO CHE SI ACCONTENTA DI FARE IL PASSACARTE.
di Max Corradi
Alessandria – A conferma del fatto che Alessandria è una città volutamente disinformata stanno due notizie del fine settimana che solo noi di Alessandria oggi, a livello locale, abbiamo pubblicato correttamente e col giusto risalto. La più importante è l’arresto in un appartamento in città di Gianluca Baldassarri, l’ex numero uno dell’area Finanza di Mps, arrestato giovedì all’alba a casa, si dice, della fidanzata ventisettenne alessandrina, mentre era in procinto di espatriare. Avrebbe ordinato lo smobilizzo di titoli per controvalore superiore al milione di euro effettuato in data successiva al sequestro del 7 febbraio scorso e gli uomini delle Fiamme Gialle al momento dell’arresto gli hanno trovato in tasca 35.000 euro in contanti. Baldassarri è accusato anche di essere il capo della “banda del 5%” tra la finanza Mps e oscuri intermediari finanziari tra i quali pare vi sia anche lo Ior Vaticano. La Procura di Siena ha ordinato l’arresto motivandolo col pericolo di fuga. La notizia è stata data, oltre che da noi, da La Repubblica, da Libero e da Il Giornale. Tutti gli altri hanno scritto che il banchiere del Pd è stato arrestato a Milano dove, invece, è stato trasferito da Alessandria, prima nella caserma della Guardia di Finanza e quindi nel carcere di San Vittore dove è arrivato col volto coperto dal cappuccio del giubbotto nero. A livello locale il silenzio totale. C’è da chiedersi cosa ci facesse nella nostra città. Quali alessandrini conosce Baldassarri? Di certo è amico di Gianluca Garbi, 44 anni, già membro del Board della direzione esecutiva di B&B Italia, responsabile Settore pubblico di Commerzbank AG, Presidente di Dresdner Bank Finanziaria Italia, Amministratore Delegato di Dresdner Kleinwort, attualmente Senior Advisor di Commerzbank e di Banca Sistema. Alessandrino, Garbi appartiene alla schiera dei Ciampi Boys (quel gruppo di giovani dirigenti bancari che hanno lavorato con Carlo Azeglio Ciampi quando era Governatore della Banca d’Italia), membro del Cda dell’Alessandria Calcio ai tempi della presidenza di Gianni Bianchi, nei primi anni 2000 si è occupato di titoli derivati per Dresdner Bank, la seconda banca tedesca, cioè l’istituto di credito che ha rifilato, insieme ai giapponesi di Nomura, i titoli tossici a Mps. L’operazione è stata fatta per cancellare i forti debiti dell’istituto di credito senese vicino al Pd nel biennio 2006 – 2007. È stata in sostanza un’operazione di maquillage finanziario le cui conseguenze devastanti sono esplose l’anno scorso. Il pacchetto dei derivati ceduti da Dresdner Bank a Mps, oltre che Santorini, si chiama Alexandria, la versione latina del nome della nostra città. Sarà una coincidenza, certamente una strana coincidenza. Gianluca Garbi è uscito da Dresdner Bank tre anni fa per entrare, fra l’altro, in una finanziaria partecipata dalle fondazioni delle casse di risparmio piemontesi, ed è stato appoggiato convintamente da Pierangelo Taverna, banchiere Pd pure lui, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. La seconda notizia passata sotto silenzio dalla stampa alessandrina e non, è quella dell’inchiesta nei confronti di Fabrizio Palenzona per cui si ipotizza il reato di ricettazione. Il fascicolo, aperto a Milano nel 2006 è finito sul tavolo del pm Sara Mantovani della Procura della Repubblica di Lodi a metà 2012. Da qui, giovedì è partito l’avviso della chiusura delle indagini. Potente lobbista molto vicino al Gruppo Gavio di Tortona, già presidente della Provincia di Alessandria 2000-2005, presidente di Aiscat, l’Associazione delle concessioni autostradali, e degli Aeroporti Roma, il finanziere di Pozzolo Formigaro (AL) politicamente vicino al Pd di Bersani e molto amico di Rita Rossa e Daniele Borioli, rispettivamente sindaca Pd di Alessandria e segretario Pd provinciale nonché candidato Pd alla Camera, è fiinito sotto indagine a seguito delle dichiarazioni del banchiere lodigiano Fiorani, all’epoca amministratore delegato della Popolare di Lodi-Bpi, da poco arrestato nell’ambito delle indagini sulla scalata ad Antonveneta, poi ceduta per quasi 10 miliardi a Mps. Il 6 gennaio 2006, di fronte ai pm milanesi Eugenio Fusco, Francesco Greco e Giulia Perrotti, Fiorani dichiarò di aver versato su conti riconducibili a Palenzona 5 miliardi di lire alla filiale di Montecarlo della Banca del Gottardo per l’intercessione nell’acquisto dell’Iccri (Istituto di Credito delle Casse di Risparmio Italiane). Anche in questo caso siamo stati gli unici a dare la notizia. Evidentemente nella nostra città c’è un andazzo omertoso, oppure i giornalisti qui da noi hanno un concetto del tutto sui generis del mestiere di cronista. Oppure ancora noi di Alessandria Oggi siamo dei fenomeni e non ci sta dietro nessuno. Ma sappiamo che non è così, e allora c’è qualcosa che non va.
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