NOVI AL BUIO IN DIVERSE ZONE, DALLA PERIFERIA AL CENTRO. SE NE PARLA DA UN MESE MA NON SI VEDE ANCORA LA SOLUZIONE. FORSE AD ENEL SOLE IL FUTURO APPALTO DELL’ILLUMINAZIONE CITTADINA
Novi Ligure (AL) – Siamo a posto. L’assessore Carmine Cascarino si è attivato e, dopo una settimana di buio pesto, anche in Via Municipio tornerà presto la luce. Parola di Cascarino. Ma intanto la via che porta diritta alla casa comunale, nel cuore del centro storico, è totalmente al buio e i commercianti, al momento della chiusura, sono costretti a chiudere le saracinesche al buio solo con la fioca luce di una pila. Le segnalazioni sono state fatte, ma a Novi la luce sembra essere un bene prezioso che si concede con parsimonia. Già sotto Natale, infatti, i Leghisti per Novi, tramite Pino Dolcino, loro capogruppo in Consiglio Comunale, presentavano un’interrogazione alla Giunta per sapere quali sarebbero stati i tempi di ripristino dell’illuminazioe pubblica nella zona industriale dell’area Ilva. Infatti erano già quaranta giorni che l’intera Via Trattato di Schengen era al buio, con conseguenti disagi, disservizi ed evidenti problemi di sicurezza. Ricevuta la segnalazione da imprenditori della zona, Pino Dolcino si era recato negli uffici comunali per segnalare la cosa e per tutta risposta i solerti, e un po’ sovietici, funzionari comunali è stata: devi segnalarci il numero di matricola dei lampioni. In un’Amministrazione “normale” una segnalazione del genere avrebbe dovuto far scattare i tecnici per comprendere la natura del guasto. A Novi, invece, occorre che Dolcino, affinché si intervenga, si armi di block notes e matita e si faccia il giro della via appuntandosi tutti i numeri di matricola dei lampioni funzionanti. Questo esempio era già molto indicativo dello stato di degrado e negligenza della macchina comunale “novisovietica” e dell’assessorato ai lavori pubblici sotto la guida dell’ineffabile Vice Sindaco Enzo Garassino. Ma ora ci pensa Cascarino che, forse, non chiederà i numeri di matricola dei lampioni spenti per intervenire. Ma se in zona Ilva il disservizio aveva un impatto sopportabile in quanto la zona non è residenziale, in Via Municipio è tutta un’altra musica, essendo in pieno centro storico. Purtroppo non vi è neppure qualche faretto di attività privata che illumini la via, ci sono solo le luci delle vetrine. Carmine Cascarino ha inviato mail agli uffici preposti ma, per il momento, il suo intervento non ha sortito gli effetti sperati. Forse Cascarino non sa che il Pc è un utilissimo strumento di lavoro ma non fa miracoli e forse non è sufficiente mandare delle mail per rimediare ad un disservizio. E come per incanto rispunta il protocollo d’intesa con Enel Sole per la gestione dell’illuminazione cittadina. Infatti sotto Natale non solo era rimasta al buio la periferica Via Trattato di Schengen ma anche le centralissime Corso Italia, parte di Via Verdi e via Bajardi, gestite, per quanto riguarda l’illuminazione, direttamente dal Comune. È stato allora che si è iniziata l’estenuante trattativa con Enel Sole che gestisce già 1363 punti luce cittadini su 4174 punti. Si sa, i tempi tecnici degli enti sovietici sono elefantiaci e ciò che si può risolvere in un giorno, si risolve in mesi. Ma a Novi hanno imparato ad avere pazienza e attendono fiduciosi. Quando sarà firmato il contratto sarà solo la società elettrica a gestire il servizio in città, con conseguente sostituzione dei pali luce dove occorre e di tutte le lampadine inserendo i led.
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