Alessandria – Sembra proprio che il processo per truffa ai danni dello Stato, falso ideologico e abuso d’ufficio contro l’ex sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio, l’ex assessore al bilancio Luciano Vandone e l’ex ragioniere capo del Comune di Alessandria Carlo Alberto Ravazzano sia nato sotto una cattiva stella. Il presidente del tribunale Collegiale Aldo Tirone ha infatti rispedito al mittente (la Gup Enrica Bertolotto) il decreto di citazione dichiarandolo nullo in quanto restano indeterminati i capi d’imputazione. Cos’è successo? Semplicemente che qualcuno ha fatto un copia incolla per stampare il decreto dove dentro c’era quello vecchio già dichiarato nullo la volta scorsa. Infatti alla prima udienza del 21 novembre 2012 gli avvocati della difesa avevano respinto il fascicolo al Pm Riccardo Ghio, in quanto i capi d’imputazione non individuavano i singoli comportamenti. In parole povere all’ex sindaco Piercarlo Fabbio, all’ex assessore al bilancio Luciano Vandone ed all’ex ragioniere capo Carlo Alberto Ravazzano erano attribuiti reati senza però identificare con precisione i ruoli e le responsabilità. La Procura avrebbe fatto un gran minestrone e la difesa ha avuto buon gioco per il fatto che i capi d’imputazione erano mal costruiti. Stavolta è andata ancora peggio per i giudici che addirittura hanno stampato un decreto che entra come i cavoli a merenda nel processo. Il presidente ha già detto che si ripartirà già nei prossimi mesi. Si tratta ora di trovare un altro Gup in quanto Stefano Moltrasio lo era già per Ravazzano ed Elena Bertolotto lo era in questa udienza. Ripartendo da zero si cambiano i giudici, anche se il Pm Riccardo Ghio resterà al suo posto. Per la prossima volta speriamo che il copia incolla lo facciano giusto.
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