Alessandria – “Chi troppo tira s’cianca la fila” dicono nelle Langhe. E la fila l’ha s’ciancata Atm che non paga l’affitto di un capannone a Valenza affittato da Valenza Reti Spa per la linea pullman. Risulato è che sono stati sequestrati ieri dall’ufficiale giudiziario due pullman, un Fiat Donlò e un’auto di servizio dell’Atm chiusi nel cortile dell’Istituto vendite giudiziarie che potrebbero anche essere messi all’asta. È l’ultimo atto della procedura iniziata da Valenza Reti Spa, una partecipata del Comune di Valenza che è socio in Atm, per recuperare un credito di circa 190.000 euro nei confronti dell’azienda trasporti mandrogna. Il provvedimento era atteso, in quanto l’ingiunzione è arrivata in Atm almeno quindici giorni fa, mentre lo sfratto dal capannone è della fine di dicembre. Intanto il sindaco di Valenza Cassano ha rimosso dal Cda di Valenza Reti Spa Luigi Daricco e i quattro consiglieri Eugenio Zeme, Giorgia Borsalino, Carlo Lucato e Gianni Boselli. Avrebbero dovuto restare in carica sino ad aprile 2013. Il motivo della rimozione è dovuto al fatto che il primo cittadino era stato lasciato all’oscuro di tutto. Per la partecipata valenzana sarà nominato un amministratore unico com’è accaduto con Lumi all’Amv.
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