Prudenti, serene e con le idee chiare: sono le donne alla guida che, dopo anni di discriminazioni, si prendono questa piccola rivincita. Secondo gli ultimi sondaggi, infatti, non solo le guidatrici provocano il 15% in meno degli incidenti rispetto agli uomini, ma in macchina sono anche più tranquille, indulgenti e fiduciose se siedono al posto del passeggero. Superato dunque il vecchio cliché “donna al volante pericolo costante”, l’emancipazione femminile delle quattro ruote passa anche per l’acquisto dell’autovettura: il 38% delle donne sceglie da sola senza consultare il partner confrontando prezzi e consumi (poca importanza invece a design e comfort). Dall’ultimo rapporto Censis, inoltre, risulta che la macchina preferita dal gentil sesso è l’utilitaria, seguita dalla berlina di medie dimensioni e dalle city car; l’unica nota stonata in tanta diligenza riguarda la sicurezza: la maggior parte delle guidatrici, infatti, non cerca nessuna informazione e il 34% si affida ciecamente ai suggerimenti del concessionario. E il parcheggio? Rimane la pecca del gentil sesso, perlomeno in Inghilterra dove la maggior parte delle donne è bocciata all’esame della patente proprio per questo. Le assicurazioni hanno fiutato da tempo l’affare e propongono polizze differenziate in base al sesso del conducente; dal prossimo 21 dicembre, però, questa pratica sarà vietata per decisone dell’Unione Europea che la reputa lesiva del principio di eguaglianza. Non lo sono forse anche l’età, la residenza e la professione?
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