Novi Ligure (AL) – Perché l’amministrazione comunale di sinistra non ha preso in considerazione la denuncia di alcuni cittadini sul degrado della palazzina d’epoca di Via Abba andata semidistrutta per un incendio la settimana scorsa? Per poco non ci scappava il morto perché un’inquilina marocchina abitante al terzo piano stava per gettarsi dalla finestra per sfuggire alla fiamme. Il consigliere comunale Pino Dolcino (Leghisti di Novi) ora chiede con un’interpellanza al sindaco Robbiano, quali provvedimenti l’amministrazione comunale intenda prendere per la tutela della pubblica e privata incolumità. Prima dell’incendio alcuni abitanti della zona avevano sollecitato l’intervento pubblico attraverso una raccolta di firme segnalando il degrado in cui versavano i locali in cui si sarebbe poi sviluppato l’incendio, asserendo che la situazione era a rischio anche per le case vicine. Non era difficile prevedere che, essendoci un deposito di sostanze infiammabili al piano terra, un corto circuito, molto probabile dato l’impianto elettrico fatiscente, avrebbe causato un disastro. “Per quale motivo – dice Dolcino – dopo la denuncia di alcuni abitanti rivolta sia al comando di Polizia Municipale che all’Asl, non sono state prese precauzioni? Inoltre i vigili del fuoco nella loro relazione dopo l’intervento sottolineano che alla fine delle operazioni di spegnimento,considerata l’entità dei danni, il personale ha disposto l’inagibilità dei locali interessati all’incendio”. Non solo non si sono presi provvedimenti ma addirittura, a distanza di una settimana, non è stato ancora svuotato e ripulito il locale. «Voglio sapere dal sindaco o dall’assessore competente – conclude Dolcino- se, dopo l’incendio, siano stati imposti provvedimenti per lo sgombero dei locali dove, fra l’altro, vi è anche una bombola di gas. Inoltre vorrei capire per quale motivo dopo la denuncia di alcuni abitanti al Comando di Polizia Municipale e all’Asl, non siano state fatte delle verifiche”.
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