È GIÀ NOTA LA BOZZA DEL DECRETO CHE OGGI IL GOVERNO RENDERÀ ESECUTIVO. OPERAI ILVA DI NOVI A ROMA INSIEME A QUELLI DI GENOVA, RACCONIGI E TARANTO IN PRESIDIO PERMANENTE
di Andrea Guenna
Novi Ligure (AL) – La notizia che il governo si appresta ad approvare un “decreto pro Ilva” si è sparsa rapidamente nella sala dove erano riuniti in assemblea i lavoratori dello stabilimento di Novi Ligure. “La cosa ci fa piacere – dice Mirko Ogliaro – perché il decreto che dovrebbe essere approvato domani (oggi per chi legge, n.d.r.) consentirà di riprendere l’attività di tutto il gruppo. Resta il problema della gestione dell’impianto di Taranto che vorremmo fosse fatta da un commissario nominato dal governo”. Nella bozza di decreto diramata oggi da un lancio d’agenzia si legge della proroga di due anni del provvedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale, rilasciata il 26 ottobre scorso all’ Ilva. Inoltre si autorizza la prosecuzione dell’attività dello stabilimento di Taranto per tutta la durata stabilita. “La notizia non può che farci piacere – dice Massimiliano Repetto della Rsu Fiom – e ciò costituisce un notevole passo avanti. Resta il problema della corretta gestione dell’impianto e del suo adeguamento secondo gli standard antinquinamento”. La messa a norma dello stabilimento pugliese infatti è necessaria per garantire l’attività per il futuro. Senza problemi di carattere ambientale non si corre più il pericolo di un altro blocco degli impianti. Nei 24 mesi consentiti dal decreto che, con ogni probabilità, sarà approvato oggi pomeriggio a Palazzo Chigi, è però necessario provvedere all’installazione dei filtri necessari per eliminare ogni traccia di inquinamento. “Occorre una gestione programmata – dice ancora Repetto – che preveda, nell’ambito della proroga di due anni concessa dal decreto, la messa in sicurezza degli impianti di Taranto”. Davanti allo stabilimento di Novi stamane alle sei sono partiti due pullman di lavoratori per Roma. “Partirà anche chi ha finito il turno alle sei – dice Ogliaro – e dormirà in pullman durante il viaggio”. Il programma della manifestazione romana è cambiato a causa della tromba d’aria che ha colpito Taranto. Molti operai pugliesi non potranno lasciare la città e la delegazione sarà per forza di cose ridotta. “Non sfileremo in corteo per Roma – dice Mirko Ogliaro della Fiom Cgil – ma stazioneremo in presidio permanente davanti a Palazzo Chigi a partire dalle tre del pomeriggio”. Nei prossimi due anni bisognerà mettere mano agli impianti per renderli ecocompatibili. “Sono molto sollevato per la ripresa dell’attività – dice Graziano Moro, assessore ai lavori pubblici della Provincia che sarà a Roma con gli operai – sarò presente alla manifestazione e indosserò con grande soddisfazione la fascia blu della Provincia in segno di solidarietà”. Sul futuro dell’azienda tarantina Moro non ha dubbi: “Conosco il management dell’Ilva di Taranto e so che si tratta di un pool di persone capaci, per cui non mi preoccupo della gestione aziendale. Il problema – dice Moro – sarà mantenere il livello delle commesse per non avere dei cali di produzione. Ma ora va bene così. Al resto penseremo a tempo debito”.
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