Ovada (AL) – “Quello di Cavallera non è stato un parere politico, perché non ha fatto altro che seguire le indicazioni dello studio tecnico della Regione, delegando correttamente gli organi competenti per decidere in merito”. Così la pensa Angelo Priolo consigliere comunale del Pdl ad Ovada in merito alla decisione del vicepresidente della Regione Piemonte, nonché assessore all’urbanistica, sull’opportunità o meno di costruire sull’area dell’ex Lai in Via Voltri. Ugo Cavallera, esponente di spicco del Pdl piemontese, ha respinto l’interpellanza presentata l’altro ieri in consiglio regionale dai leghisti Antonello Angeleri e Mario Carossa, fortemente critica sulla decisione della Giunta di Ovada (centro sinistra) di costruire in un’area esondabile. Ritenendo corretta la decisione dell’amministrazione ovadese, il vicepresidente Ugo Cavallera ha delegato al Comune interessato l’intervento urbanistico definitivo. “Avevo delle perplessità – dice Priolo – per quanto riguarda l’insediamento residenziale perché ci sono molti dubbi sulla correttezza della realizzazione dal punto di vista idrogeologico. Ero e sono più tranquillo per il supermercato situato in una zona senza rischi”. Priolo sposa la tesi del parere tecnico di Cavallera e non ci fa entrare la politica. “Il vicepresidente della Regione ha risposto da uomo delle Istituzioni – dice il consigliere ovadese del Pdl – e la politica non c’entra. Si tratta di stabilire se l’area presa in considerazione è sicura o meno e Cavallera ha delegato gli organi competenti per farlo”. Non è d’accordo l’ingegner Eugenio Boccaccio, combattivo consigliere di minoranza del movimento Fare per Ovada: “Mi sono visto il video della seduta in consiglio regionale e non c’è stata la minima reazione da parte dei presentatori dell’interpellanza dopo l’intervento con cui Cavallera la respingeva. La cosa non piace per niente – dice Boccaccio – perché potrebbe essere frutto di un tacito accordo”. Se da un lato Priolo getta acqua sul fuoco, dall’altra Boccaccio insiste nel dire che c’è più di un aspetto della vicenda che non è chiaro, e per questo motivo vuole andare fino in fondo: “Io non mollo – dice l’ingegnere di Fare per Ovada – perché quell’insediamento è pericoloso e non voglio avere sulla coscienza nessuno”. L’area è stata oggetto in passato di esondazioni come quelle del 6-7 ottobre 1977 e del novembre 2011 per cui il Comune di Ovada e la Protezione Civile sono intervenuti per allertare la popolazione del luogo a mettersi in sicurezza ed a salire ai piani alti delle case. A causa dell’ultima inondazione il Comune di Ovada ha addirittura richiesto che fosse riconosciuto lo stato di calamità naturale. In casa del Pdl tutto tace, non c’è neppure un comunicato ufficiale da parte della segreteria provinciale. Manuela Repetti, la coordinatrice, non si pronuncia sull’argomento forse perché alle prese con la fronda interna che punta al rinnovamento del partito tramite le primarie che Repetti ed il suo fidanzato, nonché ex ministro berlusconiano, onorevole Sandro Bondi non vogliono. D’altronde non si può dar loro torto perché l’atteggiamento, da Boccaccio definito “remissivo”, dei due presentatori dell’interpellanza dopo la bocciatura di Cavallera potrebbe dimostrare che sulla vicenda ex Lai i giochi sono già fatti. Insomma, è inutile agitarsi. Siamo in Piemonte: bogia nen!
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