ECCO DOVE FINISCONO I SOLDI DEI CONTRIBUENTI. LA PROVINCIA DI ALESSANDRIA, PRESIDENTE FILIPPI E VICE RITA ROSSA, HA MESSO A BILANCIO SEI MILIONI DI EURO PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO DI GUIDA SICURA. FABBIO INTERROGA.
di Andrea Guenna
Alessandria – Sei milioni di euro per una pista di guida sicura. Sembra impossibile eppure quella cifra è stata preventivata dalla Provincia di Alessandria proprio mentre il presidente Paolo Filippi e la sua Giunta devono correre dietro ai soldi che scappano da tutte le parti e fare la corsa contro il tempo per riequilibrare un bilancio fallimentare. Il progetto era sviluppato in collaborazione col Comune di Frugarolo, l’Automobile Club d’Italia di Alessandria e l’Istituto Cuniolo e prevedeva la realizzazione di un sito attrezzato nel Comune di Frugarolo, con tanto di pista di esercitazione per gli studenti, un’area per esercitazione mezzi pesanti e moto, un edificio per attività didattiche. La zona individuata è la pianura a sud di Alessandria tra Frugarolo e Castellazzo Bormida, perfettamente piana e ampia, molto adatta ad insediamenti di questo tipo. Facilmente raggiungibile perché ben servita da una fitta rete stradale e autostradale. Nel 2010 la struttura, che avrebbe dovuto essere terminata nel 2008, era ancora sulla carta e la Giunta provinciale approvava in via tecnica (cioè senza copertura economica) il progetto esecutivo per il costo finale, e astronomico, che conosciamo. La copertura non poteva esserci perché la Regione aveva trasferito “solo” 640.000 euro e gli altri finanziatori altrettanto. Ma i soldi della Regione erano a destinazione vincolata, e potevano essere usati per la spesa in parte corrente e strettamente corrispondenti alle fatture pagate. Nel caso in cui l’opera per cui si sono stati stanziati quei soldi non sia realizzata, com’è nel nostro caso, quei soldi devono essere restituiti. E si può star erti che non sarà mai realizzata perché quell’importo di spesa finale di 6 milioni di euro dovrà essere tolto dal bilancio alla svelta per il raggiungimento del pareggio, ma, paradossalmente, per farlo bisognerà restituire 640.000 euro alla Regione Piemonte. Si tratta in pratica d’un “corto circuito finanziario”: da una parte si risparmiano 6 milioni togliendoli dal bilancio 2012, ma dall’altra, per risparmiare quei 6 milioni bisogna tirare fuori 640.000 euro da restituire a Torino. Entro il 30 novembre deve essere approvato il riassetto di bilancio della Provincia tenendo conto dei mancati trasferimenti del governo, a causa della spending review, di 5,3 milioni per il 2012 e dei previsti 9 milioni per il 2013. Per sistemare le cose è necessario rimuovere quel macigno di 6 milioni di euro che impedisce di mettere i conti a posto. Ma per rimuovere quel macigno bisogna tirar fuori 640.000 euro da rendere alla Regione. Infatti il 15 dicembre 2006 la Regione Piemonte, quando presidente era Mercedes Bresso (Pd), trasferì quei soldi alla Provincia di Alessandria per realizzare la pista, ma la pista dopo sei anni non è stata fatta ed ora la Regione, che nel frattempo ha cambiato colore politico, quei soldi li rivuole indietro. Sembra un giallo finanziario e un po’ lo è, perché il tempo stringe, siamo a fine anno e il bilancio della Provincia deve essere sistemato perché altrimenti sono guai. È tutta colpa di quel maledetto preventivo che è lievitato come un panettone, passando da “soli” 1,224 milioni del 2006 a ben 6 milioni del 2008. Tutto è successo proprio ora che va tutto storto, proprio ora che non si riesce a vendere neppure la splendida Villa Figoli, il prestigioso residence di Arenzano (GE) di proprietà della Provincia offerto al prezzo stracciato di 7,8 milioni (la prima offerta, già molto bassa, era di 9 milioni). In un momento in cui il presidente della Provincia Paolo Filippi minaccia di dimettersi se i conti dell’ente da lui retto non saranno a posto entro fine anno, la tegola di quei maledetti 640.000 euro proprio non ci voleva.
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