MULIERE: PIÙ CHE ROTTAMARE VOGLIAMO INNOVARE PER COSTRUIRE UN SOGGETTO POLITICO CHE GUARDI AL FUTURO DEL NOSTRO PAESE
di Andrea Guenna
Alessandria – La partita nel PD sembra essere proprio tra Bersani e Renzi che andranno certamente al ballottaggio. In provincia di Alessandria i “renziani” sono una bella pattuglia che annovera personaggi di primo piano come Rocchino Muliere consigliere regionale, Graziano Moro assessore provinciale a trasporti e lavori pubblici, Maria Grazia Morando già assessore provinciale e sorella del più famoso Enrico Morando senatore della repubblica, anche lui renziano convinto. Tra i politici locali che sono passati col sindaco di Firenze l’assessore comunale di Alessandria Gianni Ivaldi, il consigliere comunale di Alessandria Filippo Zaio, la consigliere provinciale Cristina Mazzoni, Simone Bigotti sindaco di Borgoratto, gli assessori novesi Germano Marubbi, Paola Cavanna, Simone Tedeschi ed Enzo Garassino; a Voltaggio il consigliere comunale Massimo Laveroni. Matteo Renzi ha fatto tappa ad Alessandria sabato 27 ottobre scorso alla Casa di Quartiere di via Verona 116. In quella occasione sono stati presentati anche i primi undici comitati elettorali della provincia di Alessandria che sono quello di Alessandria: “ALvoto per Matteo Renzi” di Luisella Quarati, “Alessandria Centro per Matteo Renzi” di Massimo Brina e “Fraschetta per Matteo Renzi” di Sonia Guasco; a Novi: “Pro Matteo Renzi” di Francesco Andronico con Sonia Biglieri vice; ad Ovada un comitato per Renzi coordinato da Fabio Scarsi, vice sarà Mauro Gastaldo mentre il tesoriere è Alberto Barbieri. Altri comitati sono a Tortona e nel capoluogo, ma anche a Casale, Valenza e Acqui. Il sindaco di Alessandria Rita Rossa quasi certamente appoggerà la candidatura di Bersani che ha ospitato a Palazzo Rosso per una breve riunione alla presenza di molti simpatizzanti martedì 6 novembre scorso. Le primarie si terranno il 25 novembre prossimo mentre il ballottaggio si terrà il 2 dicembre. Rocchino Muliere per molti è considerato il portabandiera del movimento renziano in provincia di Alessandria ed è il favorito alla candidatura di sindaco di Novi Ligure, antica roccaforte rossa, alle prossime amministrative del 2014. “I sondaggi dicono che si andrà al ballottaggio – ci ha detto Muliere – ma il sondaggio migliore è sempre quello con la gente e la gente ci è vicina. La novità di Matteo Renzi che parla di rottamazione ha incuriosito molti che si stavano allontanando dalla politica e si sono avvicinati a noi proprio grazie al suo linguaggio diretto e spontaneo”. Rocchino Muliere, classe 1957, una laurea in scienze politiche, una vita dedicata al partito, è sempre stato un comunista moderato, un laburista o meglio, come ama definirsi lui stesso, un liberalsocialista. Uno, insomma, cui il vecchio PCI andava un po’ stretto. “Prima di aderire al movimento di Renzi ho riflettuto molto – ha detto Muliere – e penso che in una situazione come questa, e il voto della Sicilia ce lo conferma, bisogna ridare vita alla politica con proposte innovative e intelligenti che possano lanciare un messaggio nuovo agli elettori”. Matteo Renzi, cattolico, uomo certamente nuovo del PD, ha contribuito a svecchiare la sinistra ed a ricompattarla. “Bisogna fare in modo che gli elettori alle primarie che saranno tanti tornino alle urne quando sarà il momento perché il PD può veramente vincere le elezioni in questo Paese”. Ma per fare questo bisogna pescare voti fuori dal proprio stagno. “Con Renzi si possono raccogliere i consenti dei delusi del centrodestra”. Muliere, come anche Graziano Moro, due politici di estrazione comunista, seguono Renzi convinti che si possa ripartire senza rinnegare il passato: “Non siamo dei rottama tori e il termine rottamazione non mi piace molto – dice Muliere – anche se capisco perfettamente che serve per risvegliare gli animi degli indecisi. Sono infatti convinto che se Renzi avesse usato termini convenzionali nessuno lo avrebbe ascoltato”. In caso di vittoria i renziani non vogliono più vedere figure del passato come D’Alema o altri (Veltroni se n’è già andato) e vogliono riprendere il discorso interrotto al congresso del Lingotto del 2011 con Veltroni. Per la poltrona a sindaco di Novi, Muliere non si sbilancia ma ammette: “Sarebbe un onore per me diventare sindaco di una città importante come Novi, una città dalla storia antica e ricca, dal peso notevolissimo non solo in provincia ma in tutta la regione Piemonte”.
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