La banda ha compiuo numerosi furti in Piemonte e Lombardia, e anche nella nostra città.
Asti – Nei giorni scorsi, a seguito di articolate attività investigative coordinate dal Procuratore di Asti, dottor Vitari, i carabinieri hanno rintracciato un componente della banda, da tempo latitante e colpito da tre ordini di carcerazione emessi dalle Autorità Giudiziarie di Asti, Casale Monferrato (AL) e Brescia, per un serie di furti e ricettazioni accertati in precedenza dalle indagini degli stessi Carabinieri. Si tratta del rumeno Mircea Pop, un pregiudicato di 30 anni, sorpreso dai militari in un alloggio di Torino dove è stata anche trovata della refurtiva composta da numerose borse e paia di scarpe di importanti marche della moda italiana ed estera, recentemente sottratte a negozi di Asti ed Alessandria per un valore commerciale di quasi 50.000 euro. Con sé aveva anche dei documenti di identità con la sua fotografia, ma con dati anagrafici diversi, sui quali sono in corso accertamenti finalizzati a verificarne l’eventuale contraffazione. Il Pop, che per un certo periodo si era nascosto in Spagna, al suo rientro aveva ricominciato la sua attività illecita, organizzando numerosi colpi. Le indagini svolte dagli uomini della Compagnia di Asti hanno permesso di raccogliere elementi circa la sua responsabilità nei recenti furti commessi nel centro storico di Asti ai danni del negozio Benetton, del negozio Mazzoni e del tentativo di furto alla gioielleria Forti, peraltro già oggetto di “visita” da parte della stessa banda a marzo di quest’anno. Sono in corso accertamenti anche in ordine ad una “spaccata” conclusa nel centro di Alessandria, dalla quale si ritiene provenga parte delle refurtiva recuperata durante l’arresto di Pop. Si tratta del terzo arresto operato dai carabinieri nei confronti della stessa banda. Dal luglio scorso, infatti, sono stati catturati i rumeni Sergiu Molnar, pregiudicato di 26 anni, e Mihai Rusu pregiudicato di 33 anni, ritenuti responsabili, insieme al Pop, dei furti ai danni dell’ottica Paros di Canelli, della gioielleria Forti di Asti, dell’ottica Moncalvo di Moncalvo (AT), della gioielleria “Mercante dell’Oro” di Darfo Boario Terme (BS) e della gioielleria Boggione di Casale M.to (AL). Anche nel corso degli arresti precedenti erano stati recuperati alcuni pezzi di gioielleria trafugati durante i colpi e diversi capi di abbigliamento proventi di analoghi reati e, in possesso di Molnar, anche una pistola Walther Ppk cal. 9 con sette proiettili nel serbatoio perfettamente funzionante risultata rubata nella gioielleria Borla, in corso Francia a Torino, nel febbraio 2008.
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