Acqui Terme (AL) – Le comuni radici romane di Alba e Acqui Terme saranno oggetto di un’approfondita analisi a cura di studiosi e appassionati nell’ambito del convegno “Tessere del passato” organizzato per sabato 20 ottobre. L’iniziativa è organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie con la collaborazione di Egea, che ospiterà l’evento e ha fin da subito incontrato l’approvazione dei Sindaci delle due Città.
Il Sindaco di Acqui Terme, Enrico Silvio Bertero, esprime infatti il suo profondo compiacimento per l’evento organizzato in occasione della presentazione al pubblico del mosaico di epoca romana rinvenuto ad Acqui Terme. «Tale momento di condivisa soddisfazione», spiega, «è il risultato di un lavoro sinergico effettuato in un’ottica di salvaguardia e promozione del nostro territorio e la realizzazione di un work shop con relatori di così alto profilo rappresenta un’importantissima occasione di approfondimento e di riflessione, fondamentale per conoscere sempre di più e meglio le nostre bellissime Città».
Maurizio Marello, primo cittadino di Alba, afferma «Sono molti i progetti che l’Amministrazione comunale promuove per riportare alla luce e valorizzare il suo ricco patrimonio archeologico, ne sono un esempio l’apertura dei nuovi percorsi sotterranei, i restauri, le mostre ed il costante lavoro di divulgazione svolto dal Museo civico e dalla Ripartizione Cultura. Il workshop sul ritrovamento di questo prezioso reperto consente ad Alba e ad Acqui Terme di dare inizio, con il contributo di Egea, a collaborazioni sul tema comune delle origini romane delle nostre città».
La presentazione pubblica di un mosaico ritrovato ad Acqui Terme nel corso dei lavori per la realizzazione del teleriscaldamento e restaurato a cura della multitutility albese sarà l’occasione per proporre la giornata di approfondimento.
A partire dalle 9, dopo il saluto delle autorità, saranno descritti lo scavo archeologico e l’intervento di restauro del mosaico di via Mariscotti nel corso della prima sessione del workshop presieduta dal Soprintendente per i Beni Archeologici del Piemonte dott.ssa Egle Micheletto. Interverranno Marica Venturino Gambari, funzionario archeologo responsabile della tutela della provincia di Alessandria, Silvia Gatti e Margherita Roncaglio (“Lostudio”) e Giuseppe Elegir (“Docilia”).
Il mosaico è stato rinvenuto due anni fa in occasione dello scavo della trincea per la posa delle tubazioni del teleriscaldamento in via Mariscotti ad Acqui Terme. Dell’originario tappeto musivo e di parti del sottofondo in cocciopesto, danneggiati dalla posa di due fognature moderne e di un cavidotto in cemento (realizzati negli anni Settanta del XX secolo), si conservavano tre frammenti appartenenti alla medesima pavimentazione. La decorazione lo assimila ad una tipologia di mosaici ampiamente nota, definita a “reticolato di file di quadrati adiacenti delineati e campiti, in colori contrastanti”, con bordo nero e fascia di spine orizzontali lunghe a colori contrastanti. Nel nostro caso il pavimento è composto con una serie di file di rettangoli e di quadrati, campiti rispettivamente con rombi allungati e quadrati, e sulla base dei confronti nella seconda metà del I secolo d.C.
Nel corso della seconda sessione del convegno, che si aprirà alle 10.30 presieduta da Maurizio Harari, professore straordinario di Etruscologia e Antichità italiane presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Pavia, lo sguardo si amplierà alle problematiche più strettamente inerenti i mosaici con confronti tra i ritrovamenti di Acqui Terme e quelli di Alba attraverso gli interventi di Simona Contardi, Alberto Crosetto e Maria Cristina Preacco, funzionario archeologo responsabile della tutela per la provincia di Cuneo, e di Alberto Bacchetta, conservatore del Civico Museo Archeologico di Acqui Terme.
Il convegno si concluderà con la presentazione del mosaico di via Mariscotti restaurato a cura del Gruppo Egea, che per alcuni mesi sarà esposto al pubblico presso gli sportelli Egea di Alba, in corso Nino Bixio, visitabile negli orari di apertura degli stessi, in attesa di reperire in Acqui Terme una idonea sede espositiva.
«Siamo estremamente contenti della collaborazione ormai più che ventennale con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte» commenta l’ing. Pier Paolo Carini, Presidente del Consiglio di Gestione di Egea spa. «Una collaborazione iniziata in occasione dei primi scavi per il teleriscaldamento della Città di Alba a fine degli anni Ottanta. È anche fonte di soddisfazione il fatto che la nostra attività possa rendersi utile al fine di riscoprire e valorizzare le radici storiche delle aree in cui viviamo e operiamo».
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